PACHINO - (sa. ma.) Il consigliere Corrado Giannì non si rassegna alla perdita della presidenza del civico consesso e attacca il reintegrato presidente Rabito, bollandolo come «usurpatore» dello scranno più alto dell’aula consiliare. «Rabito, forte del suo convincimento, oggi presiede la seduta - ha affermato Giannì in aula - e ciò nonostante il Tar mi abbia dato ragione sulla base dello statuto ancora vigente al Comune di Pachino. Rabito ha fatto un proclama falso e in violazione di uno statuto mai abrogato. La sua proclamazione in forza della quale il Cga gli ha dato ragione è nulla perché fatta da un presidente che non era più tale per effetto del voto in aula con ben 13 consiglieri favorevoli. Oggi, dunque, si è fatto giustizia da sé e si è autoreintegrato».
E Giannì si è quindi rivolto all’autorità giudiziaria perché sia fatta piena luce sulla vicenda. Rabito, che si è ritrovato con Giannì seduto accanto a lui, sulla poltrona di vicepresidente al momento vacante, non ha battuto ciglio durante la filippica del suo rivale, limitandosi a far mettere tutto a verbale. La questione sulla presidenza, dunque, non può dirsi chiusa. È da verificare ora la compattezza dell’opposizione. Sulla carta infatti, in seconda convocazione, la minoranza, da sola, avrebbe i numeri per dare validità alle riunioni consiliari e per deliberare. Ma...
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LaSicilia.it il 10-10-2012 - Categoria:
Politica