PACHINO - Torna a riunirsi il consiglio comunale. Dopo la mancata sfiducia al sindaco, il civico consesso torna protagonista nella vita politica cittadina. Il presidente Salvatore Blundo ha infatti convocato l'assemblea in seduta ordinaria. L'adunanza è fissata per martedì 19 alle ore 20. L'ordine del giorno prevede, oltre alle interrogazioni ed interpellanze, anche il rinnovo della carica di difensore civico della città, l'approvazione di un progetto per consentire la realizzazione di un supermercato in contrada Cozzi Vecchi, e l'approvazione di alcuni regolamenti comunali che sono stati rivisitati e riformulati quali il regolamento per il funzionamento della biblioteca comunale Dante Alighieri, l'approvazione per l'istituzione ed il funzionamento della giunta e del consiglio comunale dei ragazzi, e l'approvazione del regolamento che disciplina, in conformità con le normative vigenti, il procedimento amministrativo ed il diritto di accesso agli atti. Scontato appare il fatto che il dibattito in aula riprenderà da dove è stato lasciato nella scorsa seduta e cioè dalla crisi politico-amministrativa che ormai si trascina da mesi.
Il sindaco al momento ha una giunta piuttosto claudicante, dato che su sette poltrone assessoriali disponibili ne ha assegnato solamente cinque, mentre ne rimangono vacanti altri due. Il sindaco prima ha annunciato di essere in cerca di due tecnici, poi ha fatto marcia indietro dichiarando di non avere intenzione di completare la squadra, almeno in tempi brevi. Intanto ad attaccare è l'ex segretario diessino Turi Borgh che ha affermato: "Il sindaco non ha alcuna intenzione di ottenere una solida maggioranza consiliare. Invece di lavorare per avere un progetto politico vero che gli possa dare una prospettiva di sviluppo, preferisce mantenere congelata questa situazione di stallo. Tale decisione la dice lunga sull'intenzione del sindaco di dialogare in consiglio comunale e avere quella dialettica politica, con una maggioranza e un'opposizione, che gli avrebbe potuto permettere di amministrare correttamente. Non vuole avere una maggioranza perché preferisce lavorare senza vincoli politici, in maniera tale da potersi spostare allegramente da una posizione all'altra senza pagare pegno, ma non si rende conto che questa condizione dimostra la sua palese incapacità politica".
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 17-06-2007 - Categoria:
Politica