Il Festival delle polemiche

Il Festival delle polemiche MARZAMEMI - Ad un mese esatto dalla conclusione della quinta edizione del Festival del cinema di Frontiera, il concorso cinematografico torna a far parlare di sé. L'argomento però questa volta non è di valenza culturale bensì economica e politica. La quinta edizione del festival infatti quest'anno non ha beneficiato di contributi da parte del Ministero dei beni culturali che ha considerato "di interesse puramente locale" la manifestazione non assegnando alcuna somma. Tale decisione ha sollevato non poche polemiche tanto da far gridare allo scandalo il deputato regionale dei Ds Roberto De Benedictis che in una nota ha affermato: "Quella del Cinema di Frontiera è una manifestazione di tale prestigio e risonanza che la decisione di non finanziarla appare semplicemente scandalosa". Per De Benedictis le motivazioni addotte a giustificazione del mancato finanziamento trascurano volutamente il fatto che alla manifestazione quest'anno hanno preso parte oltre 20.000 spettatori di tutto il mondo, che il sito internet ha registrato oltre 30.000 contatti, che sono stati proiettati 22 film e numerosi cortometraggi di 12 nazionalità diverse, dalla Libia alla Corea, dal Cile alla Siria, e che la manifestazione ha avuto eco in quasi tutta la stampa nazionale. "Ci fa piacere -ha concluso De Benedictis scendendo in polemica con il sottosegretario Bono - che lo stesso Ministero abbia ritenuto di dover invece finanziare, non sappiamo per quale ragione, il Marzamemi Film Festival, alla sua 3a edizione ed il Festival di Cortometraggi di Portopalo, addirittura alla sua 1a edizione. Forse l'On. Bono sa qualcosa di questo ennesimo, inqualificabile esempio di malapolitica?"

Una presa di posizione molto simile è stata diffusa anche dal presidente dell'Apac, l'associazione pachinese anticrimine, Nino Gullotta che ha affermato: "Il Ministero o chi per esso dovrà pubblicamente riconoscere che ha commesso uno spiacevole errore a non finanziare una manifestazione che, pur svolgendosi in un remoto villaggio, non interessa solo Marzamemi ma la cultura cinematografica nel suo insieme e non soltanto a livello italiano". Esattamente speculari sono invece le recriminazioni dell'organizzazione del Marzamemi Film Fest che pur avendo ricevuto i finanziamenti da parte del Ministero non si è invece vista accordare nessun beneficio economico da parte del comune di Pachino. Se infatti è strano che una manifestazione come il Festival del cinema di Frontiera non riceva contributi dal ministero, è altrettanto strano come la casa municipale decida di finanziare una manifestazione bocciata dal dicastero dei beni culturali lasciando all'asciutto una che invece ha ottenuto i contributi nazionali.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 31-08-2005 - Categoria: Cultura e spettacolo

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