Elisa Springer, scrittrice ebrea sopravvissuta al lager di Aushwitz, giovedì 25 marzo alle 18 sarà a Pachino per il «il giorno della memoria». L'iniziativa del centro «Angelo Cammisuli», rientra nelle attività del Crap. Nella sala convegni della Banca di credito cooperativo si svolgerà l'incontro con l'autrice del libro «Il silenzio dei vivi», testimonianza sull'Olocausto, in ricordo delle tante vittime della follia del Terzo Reich. Elisa Springer, nata a Vienna nel 1918 da una famiglia di commercianti ungheresi, all'età di ventisei anni venne arrestata e deportata ad Auschwitz. Il convoglio della morte, dove si trovava anche lei, partì da Verona il 2 agosto del 1944. La scrittrice incontrerà una delegazione di studenti pachinesi la mattina dello stesso giorno. Il seminario sarà un'occasione buona per rafforzare soprattutto la memoria storica, attraverso la testimonianza diretta di una sopravvissuta, su quella allucinante realtà che fu il nazismo, per porre l'accento su situazioni che tuttavia si rinnovano ancora oggi in numerosi posti dimenticati del mondo, lontani dai riflettori mass-mediatici.
«Non bisogna rimuovere nè dimenticare - si legge nel comunicato inerente l'incontro del 25 marzo - perchè possano finire le violenze laddove ancora esistono e perchè non possano ripetersi anche tra di noi certe aberrazioni, causate dal fanatismo, dall'odio razziale e dall'intolleranza». Alla conferenza seguirà anche un dibattito tra i presenti sui temi che saranno toccati dalla Springer che il 23 marzo sarà a Noto ed il giorno dopo ad Avola. Il breve giro nei comuni della provincia di Siracusa è organizzato anche dalle associazioni Fidapa, Lions, Rotary, Kiwanis, Soroptimist e Cif. Riportiamo di seguito la conclusione del libro che la Springer ha definito come un racconto di morte e resurrezione: «a Birkenau il portone della morte non si richiuderà più sulla memoria. Il binario che l'attraversa non si fermerà più sulla rampa ma si frantumerà disperdendosi davanti all'altare delle coscienze e della conoscenza, davanti ai ceri della preghiera e ai fiori del riscatto. Lì, in quel punto, si incontreranno i giovani liberi, i ragazzi della pace».
Sergio Taccone
Fonte:
LaSicilia.it il 16-03-2004 - Categoria:
Cronaca