PACHINO - “La rinascita di Pachino deve ricominciare dagli stessi pachinesi che devono affidarsi solo a chi parla il linguaggio della verità”. Ad affermarlo è il sen. Pietro Ferrara che traccia ancora una volta le linee guida per il futuro della città. “E' inutile e dannoso cercare negli altri le cause e l'alibi per essere stati abbandonati al proprio destino. I primi nemici sono da ricercare in chi ha decapitato il popolo pachinese gestendo accordi trasversali e poi lasciando solo le briciole. Oggi, -ha continuato Ferrara- c'è un deficit culturale della classe dirigente, una superficialità nella gestione ed un rifiuto di dare vita ad una fase nuova. Un progetto di rinascita però non può prescindere dall'utilizzo delle risorse umane che ci sono in città”. Secondo l'ex inquilino di Palazzo Madama c'è una netta separazione tra la gente e le istituzioni che si dimostrano lontane dal cittadino.
“I pachinesi soffrono per una classe dirigente svogliata ed impreparata, che fa scambio di voti e di sussidi. L'elezione dei vari sindaci è diventata una vera palla al piede e la cittadinanza diventa merce di scambio di nuovi equilibri. Ogni neoformazione invece cerca gli sponsor e la mercificazione e lo scambio è ormai legalizzato”.
Per Ferrara la classe politica odierna è costituita da falsi rappresentanti da sostituire al più presto. “Vanno ricercati i nuovi e veri rappresentanti della collettività, -ha affermato- ed occorre dotarsi immediatamente di un organo di vigilanza amministrativa e di persone competenti e corrette”. Ferrara lancia dunque una proposta: “Cominciare a costruire uno schieramento alternativo e capace non solo di raccogliere voti ma anche di ridare credibilità all'azione politica pubblica”.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 14-01-2007 - Categoria:
Politica