PORTOPALO - Dopo l'aggravarsi dell'insabbiamento del cantiere ieri al porto di Portopalo è arrivata una grossa gru per imbracare e mettere in mare i pescherecci i cui proprietari si sono trovati nell'impossibilità di tornare a lavorare. E' stato contattato pertanto un operatore di Pachino in possesso del mezzo in grado di caricare i pescherecci e metterli in acqua dal lato della banchina nuova. Comprensibili le scene di amarezza tra gli operatori del cantiere i quali da parecchi mesi hanno lanciato a getto continuo dei segnali d'allarme per l'insabbiamento sempre più soffocante che mette in serio pericolo le possibilità operative della struttura. «Forse siamo al punto di non ritorno - afferma Giacomo, un giovane operaio che incontriamo al porto - ed adesso è impossibile rimettere in mare le barche tirate al cantiere. Il tutto persistendo l'inerzia di chi di competenza per quanto riguarda l'insabbiamento dell'area portuale». C'è chi ricorda lo spazio dove prima veniva sbarcato il pescato prima che il mercato ittico diventasse operativo.
In quel lato c'era molto più fondale di quello che si può vedere ora. E questa è la conferma ulteriore del rischio che corre l'area portuale di Portopalo. Qui tra poco per gran parte dei natanti sarà difficile entrare. Nei giorni scorsi, in seguito ai primi segnali di emergenza al cantiere, il sindaco Cammisuli si era recato al porto insieme a due suoi assessori per appurare personalmente la situazione. Nello stesso giorno il primo cittadino portopalese aveva contattato anche la Prefettura di Siracusa mentre sono partite le segnalazioni di rito anche ai competenti uffici regionali come confermato dallo stesso Cammisuli. Non si è potuto intervenire per la mancanza delle autorizzazioni da parte dell'autorità portuale. «L'amministrazione comunale - prosegue Cammisuli - ha fatto quello che era di sua competenza». Il responsabile del cantiere, Salvatore Burgaretta, è pronto ad alzare bandiera bianca.
Fonte: LaSicilia.it il 09-01-2003 - Categoria: Cronaca