PORTOPALO - Tre stelle su un massimo di cinque. Questa la valutazione riguardante Portopalo, che scaturisce dalla "Guida Blu 2007" redatta da Legambiente. Il mare portopalese si piazza complessivamente alla posizione 79 su 280 comuni turistici italiani esaminati (nono posto se si considerano esclusivamente i trenta comuni siciliani presi in considerazione dalla guida). Portopalo precede località molto blasonate come Taormina (che si stabilisce alla posizione n.144), Lipari, Ustica, Sciacca e Cafalù. Dal riscontro effettuato da Legambiente, il territorio portopalese esce con 66,23 punti (Capalbio, piazzatosi al primo posto assoluto, chiude a 75,29). Insomma, un buon risultato per il comune più a sud di Tunisi che punta ad incrementare la vocazione turistica, non ancora espressa al massimo delle potenzialità, che ripone nella risorsa mare il grosso delle sue chances. I problemi, tuttavia, non mancano.
Le presenze turistiche, se si esclude il mese di agosto, sono spesso all'insegna del "mordi e fuggi" e le iniziative per attrarre presenze risentono tuttora di una eccessiva "stagionalizzazione". Di certo avere presto a disposizione strutture come il castello dell'Isola di Capo Passero o il parco archeologico di Contrada Cicogna (lungi dal catalogarli come la panacea di tutti i mali) vorrà dire avere due attrazioni di non poco conto, soprattutto da un punto di vista storico e culturale. Va da sé che l'elemento imprescindibile rimane la pulizia del territorio e delle zone balneari. Cose elementari ed in cui l'attenzione degli amministratori deve essere sempre massima. Il sindaco Fernando Cammisuli sottolinea l'impegno dell'amministrazione comunale sul fronte dello sviluppo turistico. "Abbiamo messo in atto numerose iniziative per dare visibilità al nostro territorio. - afferma Cammisuli - Portopalo ha le potenzialità per scalare la classifica ed avere qualche vela in più in futuro. I nostri margini di crescita sono ancora notevoli".
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 05-06-2007 - Categoria:
Cronaca