PORTOPALO - Missione a Palermo dell'amministrazione comunale per le incombenze del settore ittico e portuale. Dall'ultima riunione della giunta di governo regionale è arrivato l'ok definitivo al finanziamento per il porto. Un passaggio che conferma le anticipazioni date qualche settimana fa dall'assessore regionale Fabio Granata. La somma stanziata è di oltre tre milioni di euro. Al Comune adesso attendono solo il decreto con i dettagli di natura finanziaria. «Il finanziamento regionale per il porto rappresenta il conseguimento di uno dei più importanti obiettivi programmatici fissati in questi anni. – si legge in un comunicato stampa diramato dall'amministrazione comunale – Adesso bisognerà giungere, con il massimo della celerità possibile, all'espletamento di tutti i passaggi burocratici necessari per arrivare al bando di gara”. Con questa somma si potrà anche effettuare il dragaggio dell'area insabbiata. La missione palermitana ha riguardato, inoltre, il mercato ittico. L'amministrazione comunale punta ad ottenere la riapertura al pubblico della struttura commerciale, oggi vietata da una disposizione di legge che consente l'accesso al mercato solo ai possessori di partita Iva.
Il mancato accesso del pubblico nella struttura ittica ha determinato un decremento degli affari che si è riverberato anche su altri esercizi commerciali locali che beneficiavano indirettamente dell'afflusso di acquirenti al mercato del porto. «Da tempo siamo impegnati su questo fronte – prosegue la nota – ma va aggiunto che non è il Comune ad aver vietato di sua iniziativa l'ingresso della gente al mercato ittico bensì una disposizione di legge che non possiamo non rispettare». Nel giugno dell'anno scorso il mercato ittico fu chiuso in seguito a una decisione della Procura di Siracusa e dopo dei controlli degli organi di polizia ambientale e amministrativa che appurarono situazioni irregolari a livello igienico-sanitario. La struttura fu quindi dissequestrata un mese dopo su decisione del Tribunale dei Riesame che accolse il ricorso del sindaco. La marineria locale da qualche anno attraversa una fase di notevole difficoltà. Imbrigliati da norme comunitarie penalizzanti nei confronti della pesca nel Mediterraneo, parecchi addetti hanno lasciano l'attività. Un dato è eloquente a questo proposito: nell' ultimo decennio le demolizioni di pescherecci hanno superato le nuove costruzioni.
SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 20-05-2006 - Categoria: Cronaca