PACHINO - (Salvatore Moncada) La consegna del riconoscimento dop al "piacentino ennese", prelibato formaggio condito con zafferano e pepe, fa da preludio all'apertura dell'intervento del Ministro all'Agricoltura Giancarlo Galan. Si parla di pomodoro Pachino ma anche di produzione agricola e dei tanti problemi di un settore perennemente in crisi, almeno in Sicilia. «Questa è una buona notizia – ha detto Giancarlo Galan – Quella del piacentino ennese è la millesima dop in Europa e la 221. in Italia». L'esponente del governo Berlusconi si è presentato così ieri mattina ai tanti produttori in sala. A dimostrazione dell'interesse del suo dicastero ai prodotti che sappiano distinguersi per la qualità. Alla riunione al palmento Rudinì, lungo la strada che porta a Marzamemi, una delle perle del turismo balneare del Sud-est, hanno preso parte anche il Ministro all'ambiente Stefania Prestigiacomo, il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, il presidente della Provincia regionale di Siracusa Nicola Bono, ed i sindaci di Pachino e Portopalo, Paolo Bonaiuto e Michele Taccone. Al tavolo anche il presidente del consorzio Igp Sebastiano Fortunato e Salvo Latino che ha coordinato i lavori. «Dire quello che si è detto sul pomodoro Pachino – ha proseguito il ministro Giancarlo Galan – equivale a dire che un prodotto italiano è colluso con la mafia. Il "Pachino" è un prodotto sul quale abbiamo fatto sforzi, procedure e attenti disciplinari.
Un prodotto insomma su cui lo Stato si è impegnato». In virtù di questo, l'attacco al pomodoro "Pachino" lanciato qualche settimana fa dagli schermi della trasmissione televisiva "Bontà Loro" secondo Galan ha un solo significato: «Attaccare la politica complessiva dello Stato e gli sforzi fatti dal governo per difendere i suoi prodotti e la sua agricoltura». Il Ministro dell'agricoltura ha però messo in evidenza una filiera eccessivamente lunga e farraginosa e la "dispersione" dei produttori. Secondo Galan è un'anomalia il fatto che «A Pachino su 900 produttori solo 140 fanno parte del Consorzio Igp. Per lo Stato – ha aggiunto – è più facile sostenere un prodotto se nel consorzio di tutela si ritrovano tutti o la maggior parte dei produttori. Così come accaduto qualche anno fa con il parmigiano reggiano». Il Ministro dell'agricoltura ha messo in evidenza come sia impossibile bloccare l'avanzata sui mercati internazionali di prodotti provenienti da Paesi dove i costi di produzione sono inferiore a quelli italiani e che dunque si piazzano sui mercati ad un prezzo più basso. L'unica alternativa è «quella di puntare – ha detto Galan - sull'alta qualità e sull'eccellenza dei prodotti della nostra agricoltura. Solo così possiamo competere rendendoli anche individuabili». Il Ministro all'ambiente Stefania Prestigiacomo ritorna su quanto detto nella trasmissione diretta da Maurizio Costanzo. «Chiederemo alla Rai un risarcimento – ha detto il Ministro Prestigiacomo -. Siamo stanchi di essere additati come quelli che propongono il malaffare. Siamo gente per bene che lavora e non meritiamo quanto accaduto e detto». Il ministro all'ambiente ha ancora aggiunto «Temiamo che quella puntata trasmessa dalla Rai metta in crisi un intero settore economico, quello agricolo, che poi in questo territorio è il settore trainante. Di fronte a ciò non basta risarcire solo con un semplice spazio televisivo in Rai. Bisogna fare qualcosa di più».
Fonte:
gazzettadelsud.it il 17-02-2011 - Categoria:
Cronaca