«Il mio appoggio agli agricoltori»

«Il mio appoggio agli agricoltori» PACHINO - Il commissario regionale Carlo Turriciano, a seguito della nota protocollata al comune dal consorzio di tutela Pomodoro di Pachino Igp e dalle proteste provenienti dall'intero comparto agricolo e venatorio, ha inviato all'Assessorato Territorio ed Ambiente della regione Sicilia una istanza con cui si condivide la richiesta di revoca e modifica dei provvedimenti tesi alla istituzione della Riserva natura “Pantani della Sicilia Sud Orientale”. Il commissario Turriciano di fatto condivide le preoccupazioni del settore agricolo ed il serio rischio per molte imprese agricole costituite per altro grazie a contributi di carattere comunitario, di dover eliminare le strutture produttive non tanto per la salvaguardia dell'ambiente, quanto perché la cartografia inviata agli organi competenti non risulta rispondente allo stato dei luoghi.

La situazione era stata nei giorni scorsi oggetto di una interrogazione da parte dell'on. Giancarlo Confalone e dell'assessore provinciale Paolo Uccello. Entrambi gli esponenti politici puntano sull'abnormità dei documenti cartografici che non risultano corrispondenti allo stato fortemente antropizzato dei luoghi su cui insistono per altro opere dei bonifica risalenti agli anni 60 e non visibili dalla documentazione. Il rischio concreto è che buona parte del territorio Igp dove si produce il famoso ciliegino, possa essere reso non coltivabile eliminando in un sol colpo quella che è una delle caratteristiche riconosciute dai protocolli di coltivazione che è la salinità del terreno in gran parte ubicato in prossimità dei pantani. L'obiettivo dell'istanza e della protesta è la rideterminazione delle zone Sic e Zps che dovrebbero essere confinate ai soli specchi d'acqua dato che nelle immediate vicinanze degli acquitrini insistono gli insediamenti produttivi e gli impianti serricoli finanziati proprio da fondi comunitari. A rischio inoltre un grosso insediamento di pescicoltura ed una azienda di oltre 100 ettari bonificata sin dagli anni '60. Il proprietario da parte sua ha già dato mandato ai suoi legali di seguire la vicenda passo passo ritenendo che possano esserci delle responsabilità precise. Nel mondo agricolo comunque c'è preoccupazione e tutto il mondo produttivo sarebbe pronto a scendere in piazza minacciando la serrata degli impianti se non si interviene celermente.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 20-06-2006 - Categoria: Cronaca

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