PORTOPALO - In merito all'inserimento da parte della Regione dei fondali dell'Isola di Capo Passero nei "Sic", passaggio che potrebbe rappresentare il preludio all'allestimento della riserva marina, il geologo e sub Alberto Rabito sottolinea l'importanza di questo passaggio. "Finalmente il nostro territorio è stato oggetto di attenzione e pur essendo solo l'inizio si tratta di un'opportunità che non deve cadere nel dimenticatoio - afferma Rabito - ma seguita con caparbietà al fine di poter dare al nostro territorio la possibilità di riscattarsi". Il geologo, conoscitore di tutto il promotorio di "Capo Pachino", fa riferimento ai prossimi passaggi necessari. "Dovrà essere un impegno che dovrà coinvolgere le istituzioni locali, i comuni, le associazioni, le aziende ed i cittadini tutti e nel quale di certo, ognuno nel proprio settore, troverà una collocazione", aggiunge Rabito. Un'azione comune che dovrà partorire interventi concreti e non sterili. "E' una possibilità - dice ancora Alberto Rabito - che potrà aprire fresche risorse ed occupazione giovanile in vari settori come quello turistico e naturalistici, ecocompatibili al pari di altre realtà europee.Un confronto quindi che non possiamo perdere per lo sviluppo del nostro territorio". Non occorre dilungarsi a proposito del patrimonio archeologico, naturalistico e culturale che è presente da queste parti, sia a terra che in mare. Ma quello di cui non si sente la necessità è il formarsi delle fazioni, specie in questa fase in cui a Portopalo impazza una campagna elettorale da tutti contro tutti. "Non dovranno esserci Guelfi e Ghibellini, ma una forza comune che dovrà interloquire con energia e dignitosamente con la classe politica - prosegue Rabito - per avere risposte e interventi concreti. Guardiamo questa possibilità come una prospettiva di un futuro di riconversione economica meno invasiva per l'ambiente e più creativa". Un invito dunque alla collaborazione nell'interesse di Portopalo. Il sindaco Cammisuli nei giorni scorsi ha sottolineato i risultati concreti raggiunti sia con l'inserimento dei fondali dell'isola nel "Sic", sia con la firma del procollo d'intesa integrativo per il restauro del castello dell'isola.
Sergio Taccone
Fonte:
LaSicilia.it il 29-02-2004 - Categoria:
Cronaca