PACHINO - «Scrivete i vostri pensieri, scrivete quello che pensate, cercate di essere degli angeli con le ali colorate, solo in questo modo riuscirete a dar un segno tangibile del vostro impegno». Così il professore Nicolò Mannino, ha concluso parte del progetto scolastico denominato "Il parlamento della legalità". Il parlamento dei ragazzi dell'istituto superiore "Bartolo" è stato un parlamento senza liti, silenzioso, attento, emozionato, ma partecipe alla discussione, un parlamento dove anziché le leggi i "parlamentari" si interrogavano su stati d'animo, su emozioni e stili di vita. Il professore Mannino ha incantato così per 3 giorni gli studenti pachinesi, facendo vivere loro delle emozioni speciali e coinvolgendoli in alcune attività esterne alla scuola. Il progetto infatti prevedeva, oltre a degli incontri con il professore, l'adozione di alcuni beni culturali della città, i beni scelti dagli studenti dovevano essere il segno tangibile del loro impegno. Gli studenti hanno quindi scelto la piazzetta dei tre colli, luogo d'incontro di molti ragazzi.

Proprio nella piazza lunedì pomeriggio il professore e tutti gli alunni si sono riuniti per far diventare quel luogo simbolo della legalità. Nella pizza inoltre, prima di natale gli alunni metteranno una tenda e, attorno al loro simbolo, organizzeranno dei momenti ricreativi che coinvolgeranno tutta la cittadinanza inoltre, metteranno a disposizione di tutti una grande agenda dove si potranno scrivere dei messaggi che verranno poi portati in chiesa la notte di Natale. I ragazzi si sono subito prodigati per cercare di portare avanti al meglio il loro parlamento ma, i giorni appena trascorsi, sono solo un tassello del progetto che avrà il suo culmine a maggio quando in città arriveranno le delegazioni degli altri parlamenti della legalità delle altre province. Il progetto infatti ha una valenza regionale e, il professore Mannino girerà molte scuole siciliane facendo conoscere agli studenti alcune esperienze, a volte drammatiche, di giovani che dopo una brutta esperienza hanno trovato la forza di cambiare.

Silvestra Sorbera