PACHINO - Si spacca il Partito democratico pachinese. A fuoriuscire dal neonato partito della sinistra moderata è stato Giorgio Giliberto, già coordinatore dell'Italia dei Valori e poi componente dell'Udeur. Giliberto ha convocato per questa mattina una conferenza stampa per rendere noti i motivi della frattura con il centrosinistra del quale peraltro era un componente di rilievo, basti pensare che alle recenti primarie Giliberto riuscì a convogliare ai seggi un congruo numero di elettori e, differenziando il voto, ottenne un rilevante peso all'interno del gruppo del nascente Partito Democratico. In città infatti Letta, candidato alternativo a Veltroni, totalizzò 136 preferenze pari al 26% dei votanti. Addirittura maggiore il risultato per la segreteria regionale. I voti del candidato Messana infatti raggiunsero grazie all'apporto di Giliberto il 30%. Appare chiaro dunque come venendo meno l'apporto di Giliberto la sinistra moderata riduca sensibilmente il proprio consenso. Con molta probabilità Giliberto aderirà all'Udc dell'onorevole Nunzio Cappadona, corrente che nell'ultimo periodo ha visto moltiplicare i propri consensi con l'adesione dell'intera corrente governativa dell'Udc.
Nelle scorse settimane infatti in seno ad una conferenza stampa sia i componenti consiliari della lista civica Forza agricoltori che gli indipendenti Guarnaschelli e Nastasi, unitamente ai loro rappresentanti in giunta, dichiararono di aderire alla corrente Udc che fa capo proprio a Cappadona, anche se ad oggi il partito centrista non ha mai ratificato ufficialmente tale ingresso. Tutto comunque lascia presagire che Giorgio Giliberto molto presto potrebbe entrare a far parte della squadra degli assessori della casa municipale. Da mesi infatti la giunta è incompleta, ed il primo cittadino ha più volte ribadito che le nomine saranno effettuate secondo logiche politiche ben precise.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 22-12-2007 - Categoria: Politica