PACHINO - Il partito democratico a Pachino? Un affare per molti, ma non per tutti, almeno secondo l'ex segretario diessino Salvatore Borgh che, in qualità di componente della direzione provinciale dei democratici di sinistra e membro della direzione regionale interviene per tracciare le prime linee guida del nascente partito democratico a Pachino. “Il nuovo soggetto politico, -ha affermato Borgh- è aperto ed attento alle esigenze dei cittadini e pronto ad accogliere chi volesse avvicinarsi a questa realtà nuova con spirito di iniziativa e collaborazione fattiva. Non è però possibile accogliere transfughi che fino a qualche giorno fa erano organico di giunte di centrodestra e che, trovandosi in difficoltà con la coalizione di cui hanno fatto parte, ora cercano di imbarcarsi in nuove avventure politiche, in una realtà nuova che si sta formando quale è appunto il partito democratico”. Borgh fa riferimento alle recenti aperture dell'ex assessore di Portopalo Giuseppe Mirarchi che nei giorni scorsi ha strizzato l'occhio al partito democratico. “Mirarchi, -ha affermato testualmente Borgh- fino a qualche giorno fa ha fatto parte integrante di una giunta di centrodestra a fianco di un sindaco di Alleanza nazionale. Non è possibile ora pensare e pretendere di essere protagonista di una nuova stagione nella nuova formazione politica”.
Ma il Partito Democratico a Pachino fa fatica a partire ed i due partiti fondatori, Ds e Margherita stentano ad elaborare un progetto comune, con il concreto rischio che in ottobre, quando avverrà la fusione ufficiale, il Partito democratico potrebbe essere una semplice sommatoria di partiti e non una vera e propria fusione. A distogliere dall'impegno relativo alla costruzione di un progetto innovativo a Pachino è stato l'incedere degli eventi politici. Lo stesso segretario della Margherita, Petralito, qualche giorno fa, ospite dell'associazione Città Etica, ha affermato che ad oggi non si è parlato di partito democratico, essendo le forze del centrosinistra impegnate nelle vicende locali legate al tentativo di sfiduciare il sindaco. Più ottimista appare invece il diessino Borgh che ritiene maturi i tempi per la formazione del nuovo partito da cui la politica potrà trarre nuova linfa. Consapevole delle difficoltà ma anche affascinato dalla sfida è Turi Pintaldi che si è candidato quale protagonista in prima persona del nascente PD. Ma quali saranno i primi impegni concreti di Pintaldi dal punto di vista elettorale? “Dirlo oggi è una scommessa, -ha affermato il presidente di Città etica-. Vedremo”. C'è però chi per lui vede già un impegno alle prossime elezioni provinciali.
Salvatore Marziano
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LaSicilia.it il 22-06-2007 - Categoria:
Politica