«Il peggior Natale della nostra vita»

«Il peggior Natale della nostra vita» PACHINO - Città ripulita da cima a fondo, ieri, dopo le due giornate di sciopero dei dipendenti della ditta Busso. L'astensione dal lavoro degli operatori ecologici è stata determinata dalla mancata corresponsione degli stipendi arretrati (oltre tre mensilità) e della tredicesima). I sacchetti contenenti spazzatura sono rimasti non raccolti e accatastati dagli stessi cittadini agli angoli delle strade o nei pressi dei cassonetti ancora presenti nelle vie cittadine. Si stima che oltre settanta tonnellate di spazzatura siano rimaste non raccolte, accumulate nei due giorni di sciopero. Ieri mattina l'attività è ripresa, pur non cessando lo stato di agitazione. Non saranno effettuati, infatti, turni di straordinario nel periodo natalizio, per cui il ritorno alla normalità potrebbe essere piuttosto lento. «Siamo allo stremo delle forze - afferma Santino Mallia, operaio in servizio a Pachino - e non sappiamo come riuscire ad affrontare i prossimi giorni senza un euro in tasca». I netturbini hanno alzato un cartello dove c'era scritto «Il peggior Natale della nostra vita».

Ci sarebbe l'intenzione di alcune frange di lavoratori di continuare l'astensione dalle attività lavorative ad oltranza. Circostanza, comunque, che non ha trovato conferma. La mancata corresponsione degli stipendi da oltre tre mesi impone azioni di protesta drastiche. Le famiglie dei dipendenti si sentono abbandonate. Per loro c'è lo spettro di un periodo natalizio carico di difficoltà, soprattutto per le famiglie monoreddito. La situazione, insomma, si presenta difficile e al limite del collasso. Le giornate di sciopero, inoltre, hanno fatto saltare anche i programmi di raccolta differenziata, per cui la spazzatura è stata gettata via agli angoli delle strade alla meno peggio. Ieri mattina, l'assessore all'ecologia Patrizia Tossani ha incontrato gli operai.
«Ho trovato persone responsabili che hanno lavorato nell'interesse della cittadinanza pachinese. Un atteggiamento da lodare considerate le loro condizioni. Non accettiamo l'atteggiamento di chiusura della ditta che espleta il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel nostro territorio, che si sta dimostrando sorda a qualsiasi nostra sollecitazione. Aspettiamo lo sblocco dei fondi da parte della Regione - aggiunge l'assessore Tossani - per poter avere liquidità nelle casse comunali e, quindi, venire incontro alle esigenze sacrosante degli operatori della nettezza urbana e dei dipendenti comunali».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 16-12-2012 - Categoria: Cronaca

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