Il piccolo Fortunato vola a Firenze

PORTOPALO - E' partito alla volta di Firenze, insieme a sua madre. Il piccolo Fortunato, nato a dicembre dell'anno scorso all'ospedale di Noto, ospite insieme alla mamma Seme del Centro per rifugiati e richiedenti asilo di Portopalo, ha lasciato il comune "più a sud di Tunisi" per andare a vivere nel capoluogo toscano. La donna, in stato di avanzata gravidanza, era arrivata a Portopalo da Lampedusa, dove era approdata dopo la traversata del Canale di Sicilia a bordo di una delle tante carrette del mare. Al centro portopalese per rifugiati e richiedenti asilo, struttura attivata all'inizio dell'anno scorso e frutto di un progetto del Comune finanziato dal Ministero degli interni, Seme è stata subito accolta dalle operatrici e dai mediatori culturali che operano nella struttura di via Catrini, diretta da Anna Rita Giarratana. A metà dicembre la nascita del bambino al "Trigona" di Noto, al quale la madre dà il nome di Fortunato. Il piccolo viene subito "adottato" dalla comunità locale. La parrocchia, in primis, attiva tutti i canali possibili di solidarietà attiva, facendo sentire Seme e il suo piccolo come in una famiglia. Tanti piccoli gesti, a partire dalla donazione del corredino e di tutto quello che occorre per i primi mesi di vita. Adesso invece è partito un progetto di adozione a distanza, curato dagli alunni di un modulo di II elementare dell'istituto comprensivo "Barbara La Ciura".

"I bambini hanno raccolto i loro risparmi da donare a Fortunato. - dichiara Anna Rita Giarratana, direttrice del Centro di Portopalo - Ci siamo così recati a scuola, con Seme, Fortunato e il mediatore culturale. I bambini hanno posto alcune domande, donando a Fortunato un pensiero acquistato con i loro risparmi". La donna ha ringraziato i piccoli alunni, salutandoli dopo aver confermato la partenza alla volta di Firenze. "L'obiettivo che si vuole raggiungere insieme alle insegnanti è la sensibilizzazione del territorio partendo proprio dai più piccoli, solitamente i più sensibili. - prosegue Anna Rita Giarratana - L'impegno preso è il seguente: i bambini raccoglieranno una somma simbolica che invieranno periodicamente a Fortunato, mentre Seme si impegna a scrivere loro delle lettere con le fotografie del piccolo, in modo che i bambini di Portopalo possano seguire la crescita a distanza di Fortunato".

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 20-03-2007 - Categoria: Cronaca

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