Il porto turistico costerà 7 milioni

Il porto turistico costerà 7 milioni PORTOPALO - Centomila metri quadri di superficie, oltre cinquecento posti barca disponibili, circa mille metri di pontili galleggianti. I numeri parlano chiaro. Il nuovo porto turistico di Portopalo di Capopassero costituirà un volano per il rilancio e la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali della cittadina con un conseguente sviluppo turistico del relativo territorio costiero. Un'ipotesi, questa, nemmeno troppo lontana dal momento che la conferenza dei servizi dello scorso 3 ottobre si è conclusa con l'approvazione del progetto, presentato dalla Fn Progettazioni, relativo al molo di Levante, ovvero Port One. Si è dunque conclusa positivamente la prima fase del lungo iter amministrativo per la realizzazione del nuovo sistema portuale di Portopalo che adesso passerà ad una seconda e decisiva tappa: la predisposizione del progetto esecutivo e la cantierizzazione dell'opera. E l'ingegnere Franco Nobile, responsabile della Fn Progettazioni, spera di riuscire ad avviare entro maggio o al massimo giugno del prossimo anno i lavori per la realizzazione di questa importante infrastruttura che dovrebbe poi essere completata nel giro di due anni. Oltre sette milioni di euro il costo complessivo dell'opera per la cui realizzazione saranno necessari ben trenta operai tra tecnici e operai.

E a lavori ultimati nell'alta stagione verranno impiegati dai sette ai venticinque dipendenti per i soli servizi ai diportisti, mentre almeno altri dieci figure professionali, gruisti, meccanici, elettricisti, si occuperanno del rimessaggio delle barche. Un progetto importante, dunque, che porterà ad un notevole incremento del turismo dal momento che i diportisti potranno contare anche su innumerevoli servizi: bar, ristoranti, lavanderia, docce, raccolta rifiuti e servizi igienici anche per i portatori di handicap, solo per citarne alcuni. «Ma – come tiene a precisare l'ingegnere Nobile – senza mai trascurare l'impatto ambientale che una tale struttura potrebbe avere sul territorio di Portopalo». Tutti gli edifici avranno infatti un'altezza contenuta in maniera tale da non creare una barriera visiva tra visitatori e ambiente. Inoltre il nuovo porto turistico si inserirà perfettamente nella struttura urbana di Portopalo con un vantaggio non trascurabile: quello di creare un continuum tra il centro abitato e la rada. «Attualmente – spiega infatti Nobile – tra l'espansione urbana e il porto c'è un taglio netto di seicento metri che con la realizzazione della nuova opera verrà annullato. E così la cittadina sarà perfettamente collegata con il mare che da sempre rappresenta la sua primaria fonte di reddito». Proprio per cercare di rispettare tutti i parametri di sostenibilità ambientale (uso di materiali “ecologici”, di energia “alternativa”, mitigazione degli impatti ambientali, ecc.), la fase di progettazione del nuovo sistema portuale si è basata sull'integrazione di diverse figure professionali. Architetti, paesaggisti, urbanisti, ingegneri e impiantisti sono infatti soltanto alcuni dei tanti esperti che, sotto la garanzia di un project management efficace, hanno lavorato in maniera integrata e sinergica. E la Fn Progettazioni si è dunque fatta interprete di questo nuovo e diverso modo di lavorare al progetto di un porto turistico, non più affidato ad un ingegnere portualista tout court, bensì ad un'azione interdisciplinare.

Paola Altomonte
Fonte: LaSicilia.it il 29-10-2007 - Categoria: Cronaca

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