PACHINO - Effetto Bagdad in un cortile di un edificio ubicato in via Vesuvio per un incendio, violentissimo, che ha distrutto tre automezzi e tre ciclomotori. Hanno corso un rischio notevole, le famiglie che abitano nell'immobile e che erano a letto o stavano per andarci.
Le alte colonne di fumo nero, difatti, penetrando nelle abitazioni avrebbero potuto provocare danni alle persone. Il pericolo incombente e subdolo, data la tossicità degli elementi di plastica in combustione, è stato scongiurato dai vigili del fuoco del distaccamento di Noto intervenuti sul posto appena ricevuto l'allarme. Il rogo ha ridotto in un cumulo di ferraglia due autovetture, fra cui una Ford Fiesta ed carro funebre. Tutti e tre i mezzi sono risultati appartenere ad un impresario di pompe funebri che opera a Pachino e che abita con la famiglia proprio nell'edificio di via Vesuvio. Soltanto la Ford Fiesta era funzionante. I tre ciclomotori coinvolti nel rogo, secondo quanto si è appreso, appartenevano a extracomunitari che erano soliti lasciare, la notte, i mezzi all'interno del cortile aperto.
L'onda di calore, molto forte e violenata ha deformato portoncino ed infissi in alluminio, frantumando le vetrate. In preda al panico una famiglia si è data alla fuga. Le fiamme, difatti, hanno lambito il vano con la camera da letto. Annerite facciate ed appartamenti. Sul posto si sono recati carabinieri ed agenti della polizia di Stato per gli accertamenti di legge. Il sopralluogo ha dato risultati negativi. Non sono stati rinvenuti elementi certi sulle cause del rogo. Ma sull'evento si allunga l'ombra dell'intimidazione del racket. Saranno gli sviluppi investigativi a confermare o smentire tale ipotesi di lavoro.
Per i residenti dell'immobile di via Vesuvio è stata una notte allucinante. Da dimenticare. Lo stato di tensione è stato notevole ed è finito quando i vigili del fuoco hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l'intero stabile. L'intervento della squadra dei vigili del fuoco è iniziato alle 23,20 e si è concluso attorno alle 2: una nottata, quindi, in bianco per tutti gli abitanti nella zona. I danni sono da quantificare. Ma ad occhio e croce sono piuttosto rilevanti.
Saretto Leotta
Fonte:
LaSicilia.it il 19-05-2007 - Categoria:
Cronaca