Il rebus dei canoni idrici: Tra le voci attive dello strumento finanziario inserite le somme non esigibili

PACHINO - La notizia diffusa dall'assessorato ai Tributi circa la prescrizione dei canoni idrici relativi agli anni '95,'96 e '97 ha fatto tirare un sospiro di sollievo a quanti si erano visti recapitare le ormai note bollette milionarie. L'ufficio tributi infatti nei giorni scorsi aveva provveduto a notificare ai cittadini un resoconto relativo all'intero ammontare dovuto, comprensivo anche delle annualità pregresse. Tale comportamento era sembrato illegittimo a molti, che non avevano mancato di far sentire la loro voce, reclamando la prescrizione per alcune annualità messe in pagamento. In particolare era stato il capogruppo di An Salvatore Di Fede ad evidenziare come le richieste di pagamento relative alle annualità più remote, non fossero stati notificati a tempo debito ai cittadini che erano stati avvisati solamente con lettera affrancata. Pertanto, non avendo alcuna certezza sull'effettivo ricevimento, ed essendo trascorsi più di cinque anni, risultavano prescritte. «Il fatto che l'assessore Berretta abbia fatto marcia indietro ed abbia ammesso la prescrizione relativa alle annualità '95,'96 e '97 dimostra che avevamo ragione -commenta Di Fede-. Fra l'altro l'iter che gli uffici applicheranno è quello da me suggerito. I cittadini dovranno chiedere agli uffici municipali di scomputare dall'importo risultante dal conguaglio nel '98 le somme per gli anni precedenti, che non dovranno essere pagate. Si tratta di una atto di correttezza nei confronti di coloro che, per disguidi, non sono venuti a conoscenza degli importi dovuti e non di una sanatoria generale. Comunque gli uffici comunali farebbero bene per il futuro a notificare con lettera raccomandata le richieste di pagamento».

Dall'assessorato si fa sapere che verranno messi a disposizione degli appositi moduli per richiedere la separazione delle somme dovute per le singole annualità e quindi non pagare quelle anteriori al '98. Intanto il Sindaco è intervenuto sull'argomento durante il consiglio comunale dei giorni scorsi. «L'amministrazione nel richiedere le somme anteriori al '98 non ha commesso alcun abuso, - ha affermato - il Comune ha l'obbligo di richiedere gli importi perché ha espletato un servizio ed i cittadini ne hanno beneficiato. Pertanto gli uffici tributi sono legittimati a richiedere il relativo importo. Limitatamente alle annualità prescritte, l'amministrazione non potrà perseguire i morosi». Se la prescrizione vale per le annualità non riscosse dal '95 al '97, lascia esigibili le somme per il '98 notificate con lettera raccomandata o dal messo comunale. Resta da vedere ora se il bilancio comunale subirà dei contraccolpi negativi. Infatti nella voce entrate erano stati contabilizzati anche gli introiti relativi al recupero delle somme non pagate, ed anche la tesoreria del comune, la banca di Credito Cooperativo, ha concesso alla casa municipale un'anticipazione di cassa contando proprio sugli importi dovuti e non ancora riscossi.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 24-01-2004 - Categoria: Cronaca

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