Non poteva esserci vetrina migliore per presentare il proprio film, di quella del Giffoni Film Festival. «Salvatore, Questa è la vita», il lungometraggio con cui Gian Paolo Cugno esordisce alla regia dopo una serie di cortometraggi, è stato presentato nel corso della conferenza stampa condotta dal noto giornalista Tonino Pinto. Prodotto dalla Walt Disney Company Italia e Globe films, distribuito dalla Buena Vista International, la pellicola, che prevede un cast d'eccezione come Enrico Lo Verso, Giancarlo Nannini, Galatea Ranzi, Gabriele Lavia, Ernesto Mahhieux, Maurizio Nicolosi, uscirà nelle sale cinematografiche il 3 novembre. E' una storia intrisa dei profumi della Sicilia, ambientata fra Pachino e Portopalo, una storia semplice ed appassioanta, radicata nel territorio, che parla di una Sicilia di oggi, della socialità della gente di Pachino, di quella gente che si alza ogni mattina e combatte. «Una stroia universale che emoziona perché la Sicilia non è solo quella delle coppole o dei marranzani, ma è anche quella dei colori del mare d'inverno». Si esprime così il giovane regista che sente il peso della responsabilità di avere iniziato con un film che conta sul top non solo per gli attori, ma anche per la casa produttrice. Salvatore, interpretato da Alessandro Mallia, un ragazzino trovato per caso, con un talento naturale, figlio di un pescatore del posto, un personaggio vero che va a scuola a piedi, che sa calare le reti in mare, che sa riparare un motore fuori bordo e guidare un'Ape Piaggio. «E' stato difficile trovarlo - commenta Cugno - dopo 600 provini non avevo ancora trovato il bambino giusto, poi la scoperta casuale. Inizialmente c'erano dei dubbi, ma io mi sono imposto e alla fine ho avuto ragione». L'idea del film, come ha spiegato Cugno, nasce dai giochi dei bambini, in questo caso il giocattolo è la vita, la vita di Salvatore, rimasto orfano dei genitori e che diventa il capo famiglia. Il bambino vive in una piccola casa in riva al mare insiema alla nonna Maria, Lucia Sardo, e la sorellina. Lavora nella serra di pomodori del padre e pesca nel mare davanti casa. Il lavoro e le responsabilità non permettono a Salvatore di frequentare la scuola per cui il maestro Marco, Enrico Lo Verso, per evitare che possa essere affidato ad una casa famiglia insieme alla sorella, decide di impartirgli le lezioni lavorando all'interno delle serre e andando a pescare con lui.
Avere consciuto il direttore artistico di Giffoni Claudio Gubitosi - confessa Cugno - come membro della commissione giudicatrice del concorso CinemAvola, per la migliore sceneggiatura, III edizione, insieme al quale ha esaminato i lavori dei ragazzi di Avola, ha messo in movimento tutta una serie di circostanze fortunate che hanno determinato non solo l'avvio del lavoro, ma anche la proiezione di "Salvatore" sugli schermi del festival. Chissà se la sua presenza come commissario per la IV edizione di CinemAvola possa mettere in campo altri meccanismi virtuosi.
Gabriella Tiralongo
Fonte:
LaSicilia.it il 24-07-2006 - Categoria:
Cultura e spettacolo