(04/05/2007) - “Ho scelto di raccontare una storia realmente accaduta, una di quelle storie che solitamente non si trovano sui giornali, che troppo spesso dimenticano il lavoro che fanno gli insegnanti nelle aree di disagio”. Con queste parole il regista Gian Paolo Cugno ha spiegato giovedì sera alla platea del Marsala Film Festival la genesi del suo primo lungometraggio, “Salvatore – Questa è la vita”, proiettato in sala nell’ambito del sesto appuntamento con la rassegna organizzata dall’Associazione “Stazione Utopia”. Terminata la visione del film, l’autore di Pachino e l’attore protagonista Enrico Lo Verso si sono soffermati a conversare con il direttore artistico del Marsala Film Festival Ignazio Passalacqua, con la giornalista catanese de “La Sicilia” Maria Lombardo e con il pubblico presente in sala, approfondendo alcuni tra i temi principali della pellicola, dalla dispersione scolastica alla condizione minorile nella aree depresse, raccontando inoltre alcuni aneddoti che hanno accompagnato la lavorazione del film.

“Non ho voluto rappresentare la Sicilia classica, puntando sui soliti monumenti o sulla realtà mafiosa – ha spiegato il regista -. Ho preferito raccontare ciò che ho visto e che questa terra mi ha trasmesso, ben sapendo che si tratta di una storia ambientata in Sicilia, ma che è simile a tante altre che si presentano quotidianamente in qualsiasi posto del Sud del mondo”. Nel corso del dibattito, Gian Paolo Cugno ha inoltre raccontato la sua recente esperienza al Giffoni Hollywood, un Festival cinematografico incentrato sul mondo giovanile dove “Salvatore – Questa è la vita” è stato selezionato per rappresentare l’Italia assieme a “Mai più come prima” di Giacomo Campiotti, ricevendo un’ottima accoglienza. La proiezione di “Salvatore – Questa è la vita” è stata salutata da un lungo applauso finale, che ha sottolineato l’apprezzamento riservato al film dal numeroso pubblico presente in sala, tra cui si è registrata un’ottima presenza di ragazzi delle scuole marsalesi, che erano stati invitati a partecipare alla serata con uno sconto speciale a loro destinato, in considerazione della rilevanza sociale delle tematiche trattate dalla pellicola.