Il senatore Ferrara denuncia malcostume dei camici bianchi
PACHINO - Denuncia il sistema della corruzione anche tra i camici bianchi l'ex senatore Pietro Ferrara che punta il dito ancora una volta sulla libertà priva di etica. “Assumendomi tutta la responsabilità di quanto affermo, -ha dichiarato Ferrara- e premettendo che la qualità etica non è un fatto né di destra né di sinistra, denuncio che la contiguità con la mafia e con il sistema di corruzione è diffuso a macchia d'olio anche tra i camici bianchi. Chi come me ha sempre detto quello che pensava, aggiunge al suo curriculum le lotte a tutte le ingiustizie presenti in Sicilia. L'ambiente siciliano, -ha aggiunto Ferrara- è quello che è perché il cambiamento avviene in maniera gattopardesca. Guai però a credere, -ha aggiunto Ferrara- che non sia modificabile. Voglio ricordare che nel biennio '92-'94 bastava un semplice avviso di garanzia per ottenere le dimissioni di un ministro o di un parlamentare o di un sindaco. Oggi invece si fa finta di niente con la scusa di un garantismo a senso unico”. Ferrara poi oltre a denunciare il malcostume fra i camici bianchi fa riferimento anche alla politica.
“Taluno ipotizza il confezionamento di liste in cui i candidati siano selezionati secondo un curriculum, o secondo la situazione patrimoniale antecedente alla scesa in politica o secondo una certificazione della propria credibilità. Credo però che questo sia un rimedio eccessivo. Più semplicemente è necessario solo perseguire il bene comune. Non è con le ammucchiate che si risolve il “caso Pachino” e lo sfascio politico che da tempo si registra. Per ottenere un vero rinnovamento c'è bisogno di un progetto chiaro che allontani la rassegnazione e che faccia emergere Pachino con l'autorevolezza che è necessaria nei confronti dei paesi della zona sud”. Pietro Ferrara individua l'arma della trasparenza per combattere il malaffare. “Propongo che la prossima amministrazione si doti di un giornale informa-cittadini che sia la voce di chi non è ascoltato”.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 31-01-2006 - Categoria: Politica