PORTOPALO - Domani sera il sindaco Fernando Cammisuli sarà ospite del "Maurizio Costanzo Show". Il primo cittadino di Portopalo aveva chiesto di intervenire nella trasmissione di Canale 5 da qualche settimana, dopo le affermazioni, fatte in una recente puntata del "Costanzo Show", dal giornalista di Repubblica, Giovanni Maria Bellu, autore del libro "I fantasmi di Portopalo", sul naufragio del Natale '96. "In quel libro sono tanti i punti controversi riguardanti Portopalo - afferma Cammisuli - che metterò in evidenza". Da quando il libro è stato pubblicato, a Portopalo è tornata alta l'attenzione sulla tragedia di quasi otto anni fa che presenta ancora parecchi punti oscuri: dal periodo di ritrovamento in mare della tessera di Anpalagan Ganeshu, dal quale si è dipanata l'inchiesta di Repubblica, ai silenzi dell'amministrazione in carica nel '97, periodo in cui venivano ripescati i cadaveri da un ristretto numero di pescherecci locali.
Giova ricordare che uno degli assessori in carica era il pescatore che ritrovò la tessera del ragazzo tamil a largo delle coste siciliane, in acque internazionali. Cammisuli non ha voluto anticipare altro riguardo agli elementi del suo intervento. "Chi difende la verità - dice il sindaco - non ha nulla da temere. Sono altri che devono chiarire non poche cose sulla vicenda. Inoltre darò mandato ad un avvocato di esaminare il libro per verificare se vi siano gli estremi legali per querelare l'autore. In tal caso il Comune potrebbe costituirsi parte civile".
Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 02-11-2004 - Categoria: Cronaca
In questa vicenda rimangono, da quello che ho potuto capire, tanti punti oscuri. Io ho letto il libro, ed anche con molta attenzione, e mi pare francamente, conoscendo i portopalesi, che tante cose sono letteralmente inventate. Condivido pertanto la linea del sindaco di difendere il buon nome di Portopalo che esce demolito dal libro di Bellu. Mi pare inoltre, condividendo la linea di un giornalista locale, che sulla figura del pescatore che ritrovò la tessera più di un dubbio vi sia. Sensazione che ebbe anche la polizia di Pachino, come ho letto in un passaggio del libro di Bellu. La tesi dell'unico virtuoso in un contesto di omertosi (ma quando mai!!) non regge in un libro che vuole essere un'inchiesta ma solo in qualcosa di romanzato. Parlando infine con alcuni amministratori attuali di Portopalo ho avuto parecchie conferme sulle mie sensazioni: Bellu ha inventato parecchie cose facendole passare per vere. Avrebbe fatto meglio a scrivere un romanzo, ambientandolo in una città immaginaria. Almeno l'approccio sarebbe stato diverso per i lettori e Portopalo non ne usciva con le ossa rotte. L'informazione oggi è proprio messa male, da quello che mi è parso di capire da questa vicenda. Sono con il sindaco Cammisuli.