Il sindaco Barone allaCasa delle libertà: "Sono pronto ad azzerare la giunta"
PACHINO - (aru) Il sindaco di Pachino, Sebastiano Barone, è pronto ad azzerare l'attuale esecutivo ed a procedere ad una ricomposizione del quadro politico originario con i tre partiti della "Casa delle libertà". Il primo cittadino, "giocando d'anticipo" nei confronti dei promotori della mozione di sfiducia, ha convocato in tutta fretta al palazzo di città il capogruppo di Forza Italia, Corrado Quartarone, e il consigliere "dissidente" di Alleanza nazionale, Antonino Spatola. All'incontro erano presenti anche esponenti dell'Udc, ed in particolare Carmelo Orlando, insieme ai tre assessori "centristi" in carica Roberto Valerini, Nino Iacono e Carmela Capodicasa e l'assessore di An, Emanuele Rotta. "Ho dato la mia disponibilità - ha detto Barone - ad azzerare la giunta anche se tutto dipendende dall'esito dei prossimi incontri. Credo che nelle prossime ore si potrebbe arrivare ad una conclusione della verifica politica". Una verifica, quella in atto, dove Forza Italia ha posto dei "paletti" ben precisi: l'azzeramento totale e il ritorno nella maggioranza del movimento per la "Rinascita di Pachino". Intanto sembra essere sfumata l'iniziativa dei dodici consiglieri d'opposizione relativa alle dimissioni contestuali di sindaco e consiglieri comunali, specie di fronte alle novità che arrivano dal palazzo di città. Ma sul ritorno della lista civica nella compagine amministrativa alcune riserve le ha espresse l'Udc. Con l'assessore Nino Iacono che si dice contrario ad una ricomposizione dei rapporti con "Rinascita" deteriorati ormai da tempo e che difficilmente si potranno ricomporre.
"Siamo pronti ad accettare le decisioni del sindaco - ha detto Iacono - ma solo se verrà ricomposta la maggioranza con i tre partiti della Casa delle libertà visto che Rinascita con i continui attacchi agli esponenti dell'Udc e al sindaco Sebastiano Barone si può considerare una forza politica d'opposizione". Parole dure, quelle dell'esponente dell'Udc, nei confronti di "Rinascita" che sicuramente non faciliteranno le iniziative di Barone per tentare di dare una maggioranza numericamente solida alla sua amministrazione. Ma le incognite che si nascondono dietro un possibile azzeramento per il primo cittadino riguardano anche l'eventuale scelta di chi dovrà lasciare il posto di assessore per fare spazio ai rappresentanti dei partiti del centro destra. Intanto il capogruppo di "Rinascita" Salvatore Blundo nel rilanciare la proposta della mozione di sfiducia a Barone chiede alle forze politiche una "tregua" fino al giorno dei funerali del Santo Padre. "Credo che di fronte alla scomparsa del Papa - ha detto Blundo - anche i toni del confronto politico si dovrebbero abbassare, fermo restando che la nostra posizione coincide con quella di Forza Italia. Comunque se il sindaco non dovesse procedere all'azzeramento allora la mozione di sfiducia sarà portata in consiglio comunale per la discussione".