Il sindaco Cammisuli: Su noi solo calunnie

Il sindaco Cammisuli: Su noi solo calunnie PORTOPALO - Reazioni di sdegno dopo la pubblicazione di un volume che rievoca i tragici fatti del naufragio del Natale '96. "Non ho ancora letto il libro ma da quello che mi è stato detto, sulla nostra comunità sono piovute quantità di fango e disinformazione da lasciare senza parole". Il sindaco, Fernando Cammisuli, si riferisce alla pubblicazione del libro del giornalista di "Repubblica", Giovanni Maria Bellu, "I fantasmi di Portopalo", uscito di recente per la collana "Strade Blu" della Mondadori. Bellu, come è stato più volte scritto, nel giugno del 2001 ritrovò il relitto del barcone maltese colato a picco a 19 miglia dalla costa siciliana, in acque internazionali. "Mi rivolgerò molto presto ad un legale - aggiunge Cammusuli - per verificare se vi siano gli estremi per querelare l'autore del libro". Il sindaco, com'era già avvenuto tre anni fa, è deciso a difendere l'immagine del paese che dal lavoro di Bellu esce "letteralmente devastata". Basti citare alcuni passi. "Nel 1875 quando l'Italia - scrive Bellu - come stato unitario era appena nata, Leopoldo Fianchetti, che tra l'altro era un conservatore, svolse un'indagine in Sicilia e giunse alla conclusione che negli ambienti controllati dalla mafia si adopera la legge soltanto per eluderla".

Questo periodo si trova dopo un passaggio dove si parla di Portopalo, a proposito delle circostanze che portarono al ritrovamento del relitto, grazie alle indicazioni fornite da un pescatore locale proprio all'inviato di Repubblica. In un capitolo si arriva persino ad accusare la polizia di Pachino di non aver svolto alcun accertamento riguardo alle inquietanti voci del ritrovamento dei cadaveri in mare da parte dei pescatori portopalesi. In un frammento del libro l'autore riferisce inoltre di una notizia relativa alla nota vicenda della guardianìa sui pescherecci e ad alcuni pescatori che avrebbero difeso un gruppo di mafiosi al grido: "vogliamo pagare il pizzo". Giova ricordare che il processo d'appello ha assolto con formula piena tutti gli astatori portopalesi del mercato ittico. Ecco perché a Portopalo il libro ha scatenato l'indignazione di tanti, pescatori e non, sui quali sono stati appiccicati i cliché più negativi della sicilianità e della mafiosità.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 12-10-2004 - Categoria: Politica

Lascia il tuo commento
Una cerimonia commovente!


""La città di Portopalo ed il Suo Sindaco,i sindaci dei comuni dell'intere provincie di Siracusa e Ragusa, i Prefetti delle due Provincie, i Presidenti delle Provincie, il Presidente della Regione.Inoltre, il Presidente della Repubblica e il Primo ministro: accompagnato dall'intero staff ministeriale e con la presenza di tutti i ministri italiani. Ha assicurato la sua presenza, il Commissario Europeo. Il vescovo di Noto accompagnerà il Cardianale preposto a Ministro degli Esteri della Santa Sede. Inoltre presiederanno le più alte autorità dei corpi civili e militari dei Carabinieri, della Polizia e della Guardia di Finanza e della marina e dell'aviazione italiani.Sarà presente anche il Segretario generale della NATO: saranno ospiti a bordo dell'incrociatore italiano Garibaldi. Si incontreranno, nel punto dov'è affondato il barcone, con una nave militare maltese con a bordo le più alte autorità della Repubblica melitiana. Saranno ospiti alcuni dei famigliari dei 283 "Tamil" che persero la vita nel naufragio della notte di Natale- il 26 dicembre- del 1986. Le autorità convenute nel sito, dove è affondato il barcone: lanceranno una corona di alloro a perenne ricordo delle vittime di questo terribile naufragio. A risarcimento postumo della collettiva e inalienabile responsabilità di avere, nonostante i progressi della storia umana,prodotto errori e orrori disumani!""

p.s.
E' proprio una bella notizia a risarcimento postumo da parte dello stato Italiano e maltese nei confronti di questi poveri Tamil!
Cordiali Saluti. Spiros