Il sindaco Campisi «Ecco come cambia la carta d'identità di una città d'amare»

Il sindaco Campisi «Ecco come cambia la carta d'identità di una città d'amare» PACHINO - «Pachino è città da amare». Esordisce così Giuseppe Campisi, sindaco della città del ciliegino che descrive il centro che da 19 mesi amministra. Una città che ha fatto grossi passi in avanti dal punto di vista imprenditoriale, ma che è rimasta anche molto indietro sul piano infrastrutturale. «Pachino ha tante risorse - continua il sindaco - molte di più rispetto a tanti altri centri. Come in tutte le cose lo sviluppo va governato e programmato a dovere, e non può essere il frutto di una iniziativa disordinata. È per questo che sin dal primo momento in cui sono diventato sindaco, ho cercato di programmare lo sviluppo della città. Uno sviluppo che inizierà a dare i suoi frutti nei prossimi mesi quando saranno avviate alcune delle più grosse opere pubbliche mai costruite a Pachino. Tra essi non possiamo non menzionare il metanodotto, conquista rimasta un sogno per la città mentre negli altri centri vicini ormai da anni è una realtà. Non va dimenticata poi la caserma dei vigili del fuoco ormai completata, il recupero del palmento Rudinì che forse è il primo vero stabilimento industriale legato al vino e dunque alle risorse economiche del territorio, la costruzione della piscina comunale i cui lavori sono ormai sul punto di partire, il completamento della riqualificazione del centro storico di Marzamemi che è ormai una realtà tra le località turistiche maggiormente ambite.

Tutto ciò che è stato realizzato e che sarà realizzato è il frutto di un lavoro metodico, costante, a volte fatto un po' in sordina ma che regalerà nei prossimi anni benessere ai cittadini. Il lavoro di oggi darà i suoi frutti, e sarà allora che la nostra città sboccerà come un fiore». Tra le punte di diamante dello sviluppo prossimo il sindaco di Pachino mette al primo posto la frazione di Marzamemi. "Bisogna puntare sullo sviluppo del borgo, vanno programmate in maniera sinergica le attività di concerto con le associazioni che si occupano della frazione, con i commercianti e gli operatori favorendo il loro sviluppo che corrisponderà inevitabilmente allo sviluppo dell'intero borgo marinaro. Va dunque incentivata l'iniziativa privata purchè compatibile con lo stile della frazione e con lo sviluppo armonico di un borgo che non deve essere violato ma preservato in modo da mantenere il fascino che ormai da anni conquista migliaia di turisti. Per questo stiamo lavorando e continueremo a farlo…".

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 12-02-2008 - Categoria: Politica

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