PACHINO - Stempera le polemiche e si schiera a difesa dell'assessore Granata il sindaco Barone che risponde alle critiche manifestate ieri dal consigliere Midolo nei confronti dell'assessore regionale ai beni culturale che aveva partecipato ad un convegno-dibattito sul futuro di Marzamemi. «Criticare Granata per aver partecipato in veste istituzionale ad una conferenza nonostante An a Pachino si trovi fuori dall'amministrazione mi sembra inopportuno. Piuttosto, -continua Barone- ritengo ancora aperto il dialogo con tutti i partiti se ciò è finalizzato alla realizzazione di importanti opere e servizi utili e necessari per la collettività pachinese. A tal proposito, -conclude- accetto ed approvo la disponibilità dell'Udc, nella persona del suo segretario provinciale, ed auspico che tale collaborazione possa crearsi anche con An». La posizione del primo cittadino è stata da talune forze politiche intesa come uno stop all'operazione allargamento nei confronti di Liberal socialisti ed Udeur.
(sa. mar.)
Fonte: LaSicilia.it il 29-07-2004 - Categoria: Politica
Bella parola "comune". E' tutto ciò che va la di là del privato. Esci da casa e nello stesso momento che varchi la soglia: passi dal privato al comune e al pubblico. Infatti, il marciapiede è del comune. Ora i privati cittadini sono andati a votare ed hanno eletto un Sindaco e un consiglio Comunale:il quale per la sua abbondante maggioranza che si ispirava alla CdL; ha prodotto all'interno della sua maggioranza, abnorme, una "implosione" che ha prodotto lo stallo di molte attività che questa amministrazione aveva in programma. Considerate che le formule e formulette politiche che si sono sviluppate in questo ultimo anno non hanno prodotto nessun concreto risultato. verificato che l'assetto del poteri istituzionali fino ad ora "studiati" hanno prodotto un sostanziale equilibrio fra poteri. E considerato che l'istituto del Sindaco, nell'attuale quadro normativo trova sostanziale sostegno e forza nel suo ruolo( mozione di sfiducia ): si invitano le forze politiche, ma meglio i singoli consiglieri, a considerare l'opportunità di cambiare completamente strategia politica.
E di avviare non una sostanziale opposizione minacciando il numero legale. Ma all'inverso: facendo politica portando le singole progettualità e quella dei partiti verso una concorrenza positiva e propositiva. Non avete molte scelte. Se non quella di continuare con queste schermaglie che la gente non non vuole e non condivide. Invito il Sindaco a riflettere sulla sua personale interpretazione del ruolo che sta ricoprendo. E, considerato quanto detto sopra, a considerarsi completamente sganciato dall'influenza e dalla logica stretta dei partiti. Ha i pieni poteri e con la sua giunta, la invocano la maggioranza dei cittadini, di continuare a sviluppare il suo programma( se ne ha uno).Gli atti prodotti dalla giunta che hanno bisogno della ratifica comunale sarà il solo momento di vero confronto con il consiglio comunale.E si prevede che come è stato per l'approvazione del Bilancio: non appena verificato che rischiavano di andare tutti a casa hanno cambiato completamente idea sul voto. E cosi che bisogna continuare. Mettere il consiglio comunale a confronto con un progettualità della giunta che necessità della sua approvazione. E metterlo cosi davanti alle sue responsabilità nei confronti di tutta la comunità. Le cose da fare sono molte e ogni giorno che passa si accumula un ulteriore ritardo che i cittadini, che passano dal privato al pubblico: vorrebbero, ora, un "riscontro" da pubblico a privato. Cordiali Saluti.Spiros
Questa sconcertante querelle dimostra, ancora una volta (e semmai ve ne fosse stato bisogno), l'esistenza di un desolante divario di stile e di cultura istituzionale fra le rappresentanze nazionali e regionali di alcuni partiti e quelle locali.
Queste ultime, abituate in molti casi ad accostare politicamente questo a quello secondo il criterio "metrico-decimale" (cioè, quello della vicinanza in termini di centimetri quando ci si trova in Piazza, o a Marzamemi, piuttosto che da qualche altra parte)si sono "scandalizzate" per la presenza dell'On. Granata, il quale si è limitato a sottolineare con la sua presenza al meeting della Amministrazione Comunale, la sua attenzione per Marzamemi.
In quella sede, da quanto riportano i giornali, l'Assessore regionale ai BB.CC. ha, peraltro, ribadito il suo pensiero (sul quale, in parte, dissento: ma è un'altra storia) su come progettare lo sviluppo del borgo marinaro. E, come sanno i bene informati (che non mancano nel partito di Midolo), Granata si è opposto al piano di prolungamento del lungomare marzamese proposto dall'Amministrazione comunale (ed ha ribadito il suo pensiero anche in occasione del Meeting).
Insomma, pure "politicamente" Granata ha finito con il fare il proprio "dovere".
Ma la sua colpa, come detto, per Midolo, sta altrove: nell'aver accorciato -per una sera-i metri ed i centimetri che lo separano dal Sindaco Barone.
Grazie per l'ospitalità.
Sebastiano Mallia