PACHINO - «Il vaneggiamento politico del sindaco Bonaiuto ha superato il ridicolo. Lo sfidiamo a un confronto pubblico». Il Pd locale replica alle affermazioni di Paolo Bonaiuto che è tornata a criticare il Partito Democratico pachinese. «I continui attacchi che ci rivolge, mostrano solo che il sindaco ha l'ossessione del Pd che, sin dal primo momento, ha saputo denunciare nell'opinione pubblica il fallimento politico-amministrativo di una Giunta che da un lato ha ridotto Pachino sul lastrico, dilapidando un capitale in spese inutili e clientelari, e dall'altro ha trasformato la città in un immondezzaio. E' proprio a corto di argomenti seri - afferma il segretario Marco Lao - se ci accusa di non avere avuto il coraggio di presentarci alle ultime elezioni senza un nostro candidato: pensi a se stesso che per racimolare qualche voto dovette affiggere finti manifesti che lo ritraevano con Berlusconi. In realtà chi manca di coraggio è lui, che diserta sistematicamente i Consigli comunali, che non si fa vedere in giro, che non ha il coraggio nemmeno di salire sul palco per fare un comizio, e affida a filmati ridicoli le sue isteriche menzogne». Lao prosegue:

«Bonaiuto ha la coda di paglia, ha fatto di Pachino la città dello spreco e della parentopoli. Sugli incarichi lo invitiamo caldamente ad essere molto più accorto, visto che l'ultimo professionista da lui incaricato come dirigente dell'Ufficio tecnico pare sia stato coinvolto per problemi giudiziari ad appena pochi giorni dalla sua nomina». Sulle valutazioni espresse da Bonaiuto sulla precedente amministrazione e al ruolo che avrebbe avuto il Pd, Lao aggiunge: «Le cose sono due: o siamo di fronte ad una persona in profonda malafede oppure è vero quello che dicono i pachinesi e cioè che Bonaiuto è un sindaco forestiero. Si informi, legga le carte, chieda a chi oggi è fra i suoi sostenitori essendolo stato anche della precedente amministrazione. Il Pd era all'opposizione con il passato sindaco e gli votò per ben tre volte la mozione di sfiducia. La stessa che siamo pronti a votare a Bonaiuto, seppure per motivazioni diverse».

SER. TAC.