PACHINO - «Ci sono indagini in corso, indagini delicate e quello che mi sento di ribadire è la mia assoluta tranquillità e fiducia nell'operato della magistratura e delle forze dell'ordine». Il sindaco di Pachino, Paolo Bonaiuto, risponde con voce calma, senza battere ciglio di fronte all'inchiesta attraverso la quale gli inquirenti intendono verificare la correttezza dei comportamenti amministrativi in quello che è, con ogni probabilità, la «piazza politica» più turbolenta dell'intera provincia. Non è un caso, infatti, se gli ultimi tre sindaci hanno dovuto mettere fine al loro mandato prima della naturale scadenza, abbattuti da altrettante mozioni di sfiducia: Carmelo Latino, Sebastiano Barone e Giuseppe Campisi. Nell'albo municipale, i loro nomi figurano sotto quelli dei predecessori, ma la loro esperienza amministrativa ha dovuto subire l'onta dello stop forzato. Bonaiuto taglia corto e si dice certo di arrivare alla fine del mandato, soprattutto rivendica la discontinuità rappresentata dalla sua amministrazione: «Lo sanno tutti, nel passato lavoravano solo due o tre ditte, invece da quando mi son o insediato io hanno ottenuto lavori 15, 20 ditte, insomma con me lavorano tutti.
Quanto all'inchiesta è bene che la magistratura e le forze dell'ordine facciano chiarezza. «Non si tratta di questioni politiche - prosegue il sindaco - ma di gestione amministrativa e il nostro interesse è che questa agisca con chiarezza e che le imprese sane continuino a lavorare nel nostro territorio». Bonaiuto ha anche qualche sassolino da togliersi dalla scarpa: il Pd nei giorni scorsi aveva chiesto un passo indietro nell'eventualità dell'accertamento di irregolarità da parte della macchina comunale. «Una richiesta che non capisco, almeno prematura. Lasciamo fare il loro lavoro agli inquirenti, ma alcune cose sono certe già ora: non c'è stato alcun danno erariale, i lavori sono stati eseguiti. Quanto alla mia Giunta, questa ha scelto la massima trasparenza. I nostri atti sono tutti pubblicati sul sito del Comune: delibere, determine, tutto quanto. Chiunque voglia o abbia interesse può sapere tutto ciò che avviene nella casa municipale. Del resto non bisogna confondere le questioni politiche con quelle amministrative e fiscali, altrimenti finiamo per non capirci».
n.a.
Fonte:
LaSicilia.it il 09-04-2011 - Categoria:
Cronaca