PACHINO - Il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto, unitamente al suo capo di gabinetto Giuseppe Giliberto ed al consigliere Sebastiano Gabeli, si autosospende da Forza del Sud come segno di protesta in merito a quanto accaduto nella seduta straordinaria di consiglio comunale, indetto per affrontare tematiche di carattere squisitamente amministrativo, ma trasformatosi, in realtà, in un confronto prettamente politico. La decisione è scaturita ieri in tarda mattinata, dopo un vertice del primo cittadino con alcuni esponenti politici della sua maggioranza, e potrebbe preludere ad altre decisioni come l'estromissione dalla giunta dell'assessore Andrea Ferrara e la revoca di alcuni incarichi di sottogoverno assegnati ad esponenti che fanno riferimento al «gruppo dei nove» vicini al presidente del consiglio comunale. Sono questi i risvolti politici del consiglio comunale convocato martedì sera nell'aula di via Rubera. Si è trattato di un'adunanza molto tattica, in cui poco si è discusso delle tematiche all'ordine del giorno. In particolare in merito alla discarica, tutto è stato rinviato ad un consiglio da svolgersi giorno 30, all'indomani della conferenza dei servizi di Palermo che dovrebbe segnare la revoca definitiva dei pareri positivi dati al progetto.
Per la situazione economica e il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti, il civico consesso ha fatto proprio un documento, fatto pervenire dalle forze sindacali, con il quale viene stigmatizzato il continuo ritardo nel versare gli emolumenti del personale impiegatizio. Sul fronte strettamente politico, a tenere banco è la spaccatura all'interno di Forza del Sud, partito a cui lo stesso sindaco aveva aderito. Il consigliere provinciale Nino Iacono, commissario del partito arancione, avrebbe addirittura chiesto a Bonaiuto di prendere atto di essere privo di una maggioranza che lo sostiene, e di rassegnare le dimissioni. Tuttavia, questa non sarebbe la posizione ufficiale del partito che, con i suoi vertici siracusani, avrebbe preso tempo, bloccando la presa di posizione di Iacono. Lapidario il commento di Salvatore Blundo e Giuseppe Gambuzza (Rinascita) secondo cui Iacono non sarebbe ancora riuscito a mostrare la sua effettiva forza e quanti sono i consiglieri che sostengono la sua linea, appoggiandosi ai consiglieri di opposizione per mostrare una forza che non ha. «Sono finiti i tempi delle amministrazioni Barone e Campisi, -ha affermato Gambuzza- dove Iacono spadroneggiava indisturbato». La guida di Fds potrebbe essere assegnata a Sebastiano Rosa.
Salvatore Marziano
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LaSicilia.it il 29-06-2011 - Categoria:
Politica