PACHINO - Sarebbe sull'orlo della dichiarazione del dissesto economico e finanziario il comune di Pachino. È questa la voce sempre più insistente che proviene dal settore economico. A questo punto la scelta non sarebbe più neppure tecnica ma politica, anche per il carico di responsabilità che essa comporta. Intanto sulla questione economica è intervenuto il portavoce del Partito democratico Giancarlo Barone, peraltro commercialista e revisore dei conti della casa municipale nelle passate amministrazioni. «Non intendo imputare al sindaco responsabilità che sono certamente di passate amministrazioni, -ha affermato il portavoce del Pd- ma è necessario che Campisi prenda atto che nella situazione in cui si trova non può governare alcunché. Se si vogliono attribuire responsabilità ad altri è necessario assumersi le proprie, cosa che non può che passare attraverso un gesto di grande dignità quali sono le dimissioni». Barone fa riferimento alla scelta del sindaco di richiedere delle ispezioni sui conti dal 2000 in poi. «Mi sorprende, -ha continuato poi Barone- non tanto la richiesta di attività ispettive, quanto il fatto che il sindaco si accorga della situazione soltanto ora, a distanza di due anni dal suo insediamento. Evidentemente siamo di fronte all'ennesimo scarico di responsabilità da parte del primo cittadino».
Secondo il portavoce del Pd della situazione economica bisognava prendere atto subito, o al massimo a tre-sei mesi dall'insediamento facendo una ricognizione della situazione debitoria ed adeguando il programma presentato in campagna elettorale alle mutate esigenze. Per Barone «era necessaria una energica contrazione delle spese che non significa tagliare indiscriminatamente, ma risanare il settore economico attraverso un potenziamento del comparto delle entrate cioè privilegiare un'attività di accertamento e recupero delle sacche di evasione dei tributi. Oggi invece l'amministrazione può vantare solo l'operazione di finanza creativa che ha consentito di quadrare il bilancio 2007 con il rimborso del credito Iva che ad oggi non risulta ancora essere stato erogato. Dopo ciò ci sono solo le operazioni drastiche come quella dell'aumento del 60% della Tarsu». Per Giancarlo Barone dunque non rimane che prendere atto di una realtà legata al fallimento politico prima che amministrativo. «L'essersi arroccato a difesa di una sindacatura che è deceduta nel preciso momento in cui gli assessori della sua ex maggioranza politica si dimisero, -ha concluso il portavoce del Pd locale- e la scelta di tenersi una stretta minoranza in consiglio che gli consente solo di respingere le mozioni di sfiducia, significa condannare Pachino ad una lenta ed inesorabile agonia».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 07-06-2008 - Categoria:
Politica