Floridia - La guerra, le speranze infrante la vita che si soleva condurre a Noto, Pachino, Portopalo e Siracusa sono state rievocate dall'avvocato Gaetano Tafuri nella sua raccolta di racconti “Il teatro della memoria”. Il deputato regionale Egidio Ortisi, relatore del testo e l'autore sono stati ospitati da Emilio Giarratana, presidente del Circolo “Benedetto Croce”, da sempre “cuore intellettuale” della Floridia d'un tempo. E' una raccolta di fatti veri, come ha ricordato l'avvocato Tafuri, che forse farebbe sorridere i giovani d'oggi sui concetti di “fedeltà, amicizia e di sentimenti genuini”. Ortisi ha recitato alcuni di questi quadretti d'autore intrisi di lirismo e profonda conoscenza dell'animo umano. E' stato divertente ricordare il ritratto che Tafuri fa dello “Scimunitu ‘ro paisi”, che sfrutta la sua impunità per sferzare le personalità del paese. Si chiamava – ma il nome è di fantasia – “Ciccio Rota”. Più tardi, rievoca Tafuri, si comprese che lo stesso Rota, “tanto pazzo non era”. Ortisi ha insistito sull'umorismo che permea l'intera opera, fatto di talmente tante battute “fitte ed argute che bisogna stare attenti a non perdere il filo. Si rischierebbe di ridere mezz'ora dopo”.
Il perno del testo è il “circolo” – proprio come quello che ha ospitato la serata – la vita sociale degli anziani, ed il tentativo di “difendersi dai drammi della vita sorridendo”. E di drammi ce ne sono tanti. Giuliano e Letizia, sofferenti durante il fascismo si stagliano sullo sfondo di una Pantelleria superstiziosa. “L'uomo Tafuri si nutre di umanità intensa, davanti ad un piroscafo russo, a Marzamemi”. Ma non è solo la guerra a bordeggiare le storie. Inevitabili, nei paesi, le “corna”. I tradimenti servono allo scrittore come elemento iniziale “boccaccesco”, che poi gradatamente si “colora di un lirismo che fa sgorgare le lacrime”. In definitiva un insieme di ritratti veri, che Tafuri è riuscito a non far ingiallire dal tempo.
Roberto Rubino
Fonte:
LaSicilia.it il 06-02-2004 - Categoria:
Cultura e spettacolo
ALLA MEMORIA SE LA MEMORIA HA UN FUTURO:
(La frase è di leonardo Sciascia)
Ho avuto modo di comprare e leggere questo libro questa estate 03. Era l'unico rimasto nella edicola in Piazza Vittorio Emanuele a Pachino. Un libro di memorie interessante. Oltre alle varie storie che vi si raccontano che parlano di Marzamemi di Pachino ma anche di Portopalo: nella parte finale dei libro vi è il racconto più bello ed emozionate. Due giovani di Noto che pur amandosi immensamente fin da ragazzi per alterne vicende e per le fortune-sfortune delle famiglie sono costretti a separarsi. Dopo anni si ritrovano in Spagna- durante la guerra francista- in un ospedale da campo.Lei crocerossina, lui volontario fascista. Emozionante per chi sà cosa sono le "emozioni" e l'amore....
Cordiali Saluti.Spiros