PACHINO - «Non è con i contentini che si risolve il problema del contenzioso del territorio con Noto né l'imbarazzante situazione in cui si trovano le famiglie di Marzamemi sfrattate dal comune di Pachino e costrette ad iscriversi nelle liste elettorali della città barocca». Sbotta Pasquale Aliffi dopo la notizia diffusasi nella frazione di Marzamemi di una nuova azione di un comitato parallelo ad «Autonomia pachinese», l'associazione che già da qualche anno si sta occupando della vicenda territoriale. Il comitato ha chiesto, con una lettera al presidente della Regione, di intervenire per salvare una decina di famiglie appena, residenti nella frazione di Marzamemi, dal trasloco ufficiale nell'anagrafe della città di Noto. «Elemosinando non si ottiene nulla, -ha continuato Aliffi-, anzi si rischia di sminuire la forte azione messa in campo dalla mia associazione per una revisione territoriale che possa essere effettivamente utile al comune di Pachino ed alle centinaia di residenti nelle contrade formalmente appartenenti al territorio netino ma di fatto dimenticate da tutti, sia da Noto che non se ne cura, che da Pachino che non se ne può occupare perché di competenza non sua».
L'azione dell'associazione «Autonomia pachinese» di fatto si mostra molto diversa rispetto a quella del comitato delle 10 famiglie residenti. La prima propone una revisione territoriale avvalendosi della normativa che prevede appunto tale revisione e propone di assegnare al comune di Pachino alcuni fogli di mappa catastali relativi a diverse contrade tra cui Spinazza, Isola Blu, Bove Marino, Reitani e San Lorenzo, oltre ad alcuni territori agricoli storicamente appartenuti a proprietari pachinesi e geograficamente facenti parte di Pachino. Il comitato invece insiste solo per il mantenimento delle famiglie contese della frazione di Marzamemi nelle liste del comune di Pachino proponendo di spostare i confini territoriali tra i due comuni fino appena all'ultimo tratto della diga foranea in direzione Spinazza, lasciando comunque a Noto quest'ultima contrada. «Una battaglia per nulla, -ha continuato Aliffi- che rischia di vanificare gli sforzi fino ad oggi compiuti per la revisione del territorio fino alla nona strada di San Lorenzo. Si tratta di un'azione egoistica che rischia di far saltare tutto. Spero che tale azione di pochi venga sospesa in attesa che il nuovo consiglio comunale di Pachino possa dare il via libera ad un processo di revisione del territorio di più ampio respiro e che nel giro di qualche mese si possa arrivare ad indire il referendum».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 10-12-2008 - Categoria:
Cronaca