Il turismo annaspa a luglio è già -30%

Il turismo annaspa a luglio è già -30% MARZAMEMI - Bilancio negativo per la prima quindicina del mese di luglio. Dopo un giugno piuttosto freddo ma che tuttavia faceva ben sperare, la prima parte della stagione estiva non ha fatto registrare i numeri sperati. Poca gente e molti appartamenti rimasti sfitti. E un calo del 30% di turisti. Questo il bilancio tracciato dagli esercenti commerciali. In molti hanno notato come le abitudini siano cambiate notevolmente. Pochi i vacanzieri e pochissimi i vip a Marzamemi, tranne qualche eccezione con l'ex ministro e oggi sottosegretario Carlo Giovanardi che qualche sera fa passeggiava tra le vie del borgo. Per il resto l'afflusso dai grandi numeri si registra solo nei weekend. Infatti già da ieri, giovedì, il numero di visitatori era cresciuto sensibilmente, ed il trend è destinato ad aumentare fino a domenica. Durante la prima parte della settimana invece, solo locali vuoti, tavoli liberi e tanta tranquillità.

«Gli altri comuni cercano di allungare la stagione proponendo un'offerta turistica adeguata», ha affermato Aldo Russo, presidente dell'associazione Regno delle due Sicilie e già esperto del comune per la frazione di Marzamemi e per gli spettacoli. «Qui invece l'offerta di intrattenimento è pari a zero. Eppure, - ha continuato Russo - molto si può fare anche con pochissima spesa. Basta rendere il nostro territorio interessante». Russo, che ha offerto la sua collaborazione anche a titolo gratuito, non ha peli sulla lingua: «Così si distrugge l'immagine che pazientemente Marzamemi si è costruita. È invece necessario dare un valido motivo ai turisti di venire a Marzamemi e rimanerci».
Ora si attende, per invertire il trend negativo, l'ottava edizione del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera. Un festival dai numeri sempre crescenti e dalla tendenza positiva che promette di animare l'ambiente. Dal 22 infatti, data di inizio della manifestazione, le strutture recettive risultano tutte già prenotate, anche se trovare un posto dove alloggiare non è ancora una chimera come negli altri anni. Il problema per molti è nella mancanza di strutture recettive per un turismo di qualità. Nelle scorse settimane, in corrispondenza di un servizio su Marzamemi di una rivista a tiratura nazionale, le richieste sono aumentate agli operatori turistici che però non hanno potuto offrire quanto richiesto da un certo target: ville con piscine, alberghi 4 o 5 stelle. Risposta degli operatori: spiacenti, non c'è disponibilità per quanto da voi richiesto. L'offerta turistica dunque mostra tutti i suoi limiti, con appena due alberghi a Marzamemi, un solo campeggio e il resto affidato al fai-da-te per accogliere un flusso non inferiore a 10 mila persone a sera nelle calde notti estive.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 18-07-2008 - Categoria: Cronaca

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Come mai giugno faceva ben sperare e luglio ha deluso le aspettative dei commercianti che tanto hanno investito nella stagione turistica? Da una parte c'è sicuramente la crisi generalizzata e globale di questo petrolio che non finisce mai di salire e di conseguenza fa rialzare i prezzi al dettaglio e pertanto la gente, a differenza di prima, non ha più soldi in tasca da spendere neanche per un gelato di troppo. Dall'altra sicuramente, e non finirò mai di dirlo, l'aver, come lo scorso anno, chiuso Marzamemi dalla rotatoria della Spinazza. Vero è che non c'è molta strada da fare per raggiungere il centro ma è anche vero che la gente è comodista e piuttosto che farsi un tratto di strada, pagare giornalmente un parcheggio dove bisogna sporcarsi le scarpe, piuttosto dicevo se ne va verso altri lidi dove almeno il ragazzo disoccupato non deve tirar fuori ogni sera il suo dazio per entrare a Marzamemi. La soluzione, almeno parziale, sarebbe stata, autorizzare il parcheggio sotto la diga per avere almeno un 500 macchine parcheggiate vicino l'ingresso di Marzamemi. E non si scandalizzino i miei compaesani di Marzamemi. Naturalmente bisogna fare ciò escogitando un modo che dalla rotatoria passino soltanto chi vuole parcheggiare sotto la diga e dopo predisporre una transenna ed un vigile nei pressi della piazzetta pavimentata da dove nel passato sforavano decine e decine di macchine che poi parcheggiavano davanti le case delle persone. Evitato questo, sarebbe stata una soluzione di mezzo fra le esigenze dei cittadini e quelle dei commercianti. Se poi si vuole pensare anche a quei ragazzi con pochi soldi in tasca, ben vengano i parcheggi a pagamento ma si predispongano anche parcheggi comunali gratuiti o ad offerta. Cordiali saluti - Pasquale Aliffi