PACHINO - In un periodo in cui il settore agricolo si presenta in forte crisi rischiando di lasciare sul lastrico decine di famiglie che in questi giorni vivono l'incertezza del loro futuro, Pachino ha l'obbligo non solo di arginare il problema dei mercati ortofrutticoli in crisi, ma anche quello di valorizzare le sue risorse naturali. Il turismo, infatti, non deve rimanere una risorsa inesplorata, e gli sforzi devono essere finalizzati alla valorizzazione di un comparto che ha le carte in regola per diventare settore trainante al pari dell'agricoltura e meno soggetto - almeno entro certi limiti - alle instabilità dei mercati. È proprio nel quadro della valorizzazione dell'offerta turistica che si inquadra la partecipazione alla MediBit, la fiera mediterranea che si sta svolgendo a Palermo organizzata dallo stesso staff tecnico che ha lavorato all'organizzazione della Bit di Milano, ossia la borsa internazionale del turismo.

La tre giorni palermitana rappresenta dunque un'occasione di promozione turistica per i paesi del bacino del Mediterraneo, permettendo l'incontro tra espositori ed operatori del settore.
Un'occasione per pubblicizzare gli usi, i costumi, e le tradizioni. Pachino sarà presente per il secondo anno consecutivo con il Consorzio Terra di Luce Val di Noto, di cui fanno parte anche i comuni di Noto, Avola e Portopalo di Capo Passero. A rappresentare il comune sarà Giovanna Crimi dell'ufficio turismo, che ha affermato: «Grazie alla partecipazione a questi eventi fieristici, Pachino ha avviato un lavoro di avvicinamento al turista in maniera più diretta, puntando su quello che il territorio offre, quali la bellezza ancora incontaminata delle coste, la storia legata al barocco di Noto e la prelibatezza dei prodotti nostrani. «Essendo, dunque, quello pachinese un turismo enogastronomico l'invito a partecipare alla tre giorni, è stato esteso non solo alle aziende turistiche, ma anche a quelle del settore agroalimentare e di trasformazione dei prodotti ittici».

Sa. Mar.