PACHINO - Ha attirato una folta e qualificata platea il convegno di venerdì sera nella sala teatro della parrocchia San Corrado su «L'incidenza degli eventi culturali nello sviluppo del territorio».
Vasto il parterre degli ospiti che ha visto tra gli altri l'assessore regionale al Turismo Nino Strano e il collega all'Agricoltura Titti Bufardeci oltre ai deputati regionali Mario Bonomo, Roberto De Benedictis e l'ex Egidio Ortisi, l'ultimo rappresentante del Cumo, il consorzio universitario di cui fa parte anche Pachino. A fare gli onori di casa il sindaco Paolo Bonaiuto, che ha aperto i lavori. Bonaiuto ha introdotto l'argomento facendo riferimento al turismo come elemento di ricchezza del territorio e agli eventi culturali che possano caratterizzare un territorio fornendo un input in più per far sì che i territori del sud-est possano superare un'offerta agguerrita e concorrenziale come quella del Nordafrica, o della Jugoslavia o di altri posti. Il discorso di Bonaiuto è stato ripreso dall'assessore regionale Strano che ha invitato imprenditori e organizzatori di eventi, oltre che amministratori pubblici a confrontarsi con altre realtà e a conoscere quanto avviene in altri posti, evitando di stringersi dietro sciocche convinzioni campanilistiche.
Poi è stata la volta dei relatori, i docenti Gennaro Iasevoli e Nicolò Costa che hanno parlato della necessità di strategie comuni a più territori e a più enti con la formazione dei consorzi turistici e della necessità di eventi per aumentare i flussi. Gli eventi tuttavia - hanno messo in guardia i due relatori - devono essere pianificati per tempo e ben programmati, poiché l'improvvisazione spesso risulta controproducente e disaffeziona il turista. Necessario inoltre che le occasioni culturali siano fatte proprie dal territorio e non catapultate come invece spesso accade laddove mancano amministratori illuminati. Gli eventi culturali dunque sono essenziali per svelare l'identità di un territorio ricco di storia e di attrattive che vanno valorizzate.
Salvatore Marziano
e gli agricoltori chiedono attenzione
(sa.mar.) Fasi concitate prima del convegno sull'incidenza degli eventi culturali, a causa di un gruppo di agricoltori riunitisi in associazione, e che dietro lo slogan «Più agricoltura e meno cultura» si erano presentati all'appuntamento per parlare con il presidente della Regione Raffaele Lombardo. Gli agricoltori, rappresentati da alcuni esponenti sindacali intervenuti anche dalle città vicine, hanno evidenziato la drammaticità in cui si trova il settore agricolo alle prese con condizioni di mercato definite disastrose. Il comitato si è confrontato per alcuni minuti con l'assessore all'Agricoltura Titti Bufardeci che ha fissato loro un nuovo appuntamento quasi immediato e un incontro che si terrà sabato prossimo ad Avola alle 16,30. «Fino ad oggi - ha affermato il rappresentante sindacale Ferro - nessuno si è occupato realmente di agricoltura. Hanno parlato di Crias ma non dicono che i finanziamenti assegnati riguardano pochissimi e non aiutano il settore, e ciò dopo ben 15 tavoli verdi di fatto con esiti deludenti».
Fonte: LaSicilia.it il 10-01-2010 - Categoria: Politica