Il «Turrino» della discordia

Il «Turrino» della discordia PACHINO - Sembra essere stato il “Turrino” il vero pomo della discordia che ha determinato il divorzio tra l'assessore dei Verdi Nicola Amenta e l'amministrazione comunale. La vicenda fa riferimento alla discarica comunale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani la cui autorizzazione a ricevere l'immondizia scadrà domani, salvo ulteriori e probabili proroghe. Secondo i dati tecnici raccolti all'ufficio ecologia, il comune di Pachino sarà autorizzato almeno per altri cinque mesi ad “abbancare” rifiuti, cioè a smaltire in discarica altra spazzatura in attesa della realizzazione di almeno uno stralcio del progetto di ampliamento che il commissario Carlo Turriciano fece approvare dalla Regione. Secondo l'ufficio però, per ottenere la proroga provvisoria per altri cinque mesi, era necessario eseguire dei lavori di innalzamento del “Turrino”, cosa che è già stata fatta grazie ad un progetto voluto proprio dall'ex assessore Amenta e progettato peraltro in maniera del tutto volontaria e gratuita nello studio privato di un tecnico del comune assunto part-time e con strumentazione privata, a testimonianza del fatto che l'ufficio ecologia attualmente, nei locali dove è stato trasferito non ha la strumentazione idonea a potere progettare delle opere di assoluta urgenza come quelle necessarie nella discarica comunale di Coste Sant'Ippolito.

La progettazione inoltre è stata fatta sotto la direzione del funzionario responsabile e dello stesso assessore al ramo, e nei giorni scorsi le opere progettate sono state realizzate permettendo la proroga. Se tale progettazione e conseguente realizzazione non fosse stata eseguita invece, il comune sarebbe stato costretto a trasportare a proprie spese i rifiuti nella discarica di Motta Sant'Anastasia in provincia di Catania, con un costo mensile di oltre 150 mila euro, una vera stangata per le casse comunali. Il comportamento del dimissionario Amenta dunque sarebbe stato tutt'altro che non collaborativo o poco produttivo. Dal canto suo l'amministrazione si difende. Secondo il vicesindaco Blandizzi infatti, nei giorni scorsi l'ufficio ragioneria ha fatto richiesta ai vari assessorati di indicare le cifre da stornare negli assestamenti di bilancio, ma nessuna richiesta sarebbe pervenuta dall'ufficio ecologia, chiamato invece ad affrontare le spese di innalzamento del “Turrino”. La mancata richiesta dunque rischia di paralizzare l'intero comparto dell'ufficio ecologia. Da qui i dissapori amministrativi.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 08-11-2006 - Categoria: Politica

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Il turrino ro Zu Totò: siamo uomini o caporali????

Sicuramente, un errore di stampa:

Torre tecnica:dovrebbe essere quella che permette il vuotamento del "percolato"..che non è uva...



Alzandolo, rispetto al piano di posa del pattume già compattato: si possono aggiungere altri strati di rifiuti solidi urbani...con cospicuo risparmio di somme: come si evince dalla lettura della News dei Verdi di Pachino...


che allego:

http://www.pachinoglobale.com/pages/news_utenti.php?i=36&t=LETTERA+APERTA+AL+SINDACO+DI+PACHINO

Comunque, per maggiore chiarezza e alzando di scala la visione territoriale, che solitamente si ferma e Cozzi...quando non conviene avere visioni calate direttamente dalla clientela marziana...: allego un articolo della Cetty Amenta sullo stesso argomento su quello che succede a Noto...

Saluti compattati, Spiros


La Sicilia di Oggi:

http://www.lasicilia.it/giornale/0911/SR0911/SR/SR08/45.html


Rifiuti, spreco di denaro pubblicoDenuncia.

Secondo Corrado Cultrera il Comune paga 57 mila euro al mese rispetto ai 13 mila e rotti


Il Comune di Noto paga 57 mila euro al mese per conferire i rifiuti nella discarica di Motta Santanastasia ma potrebbe pagarne 13 mila e rotti se venisse applicato il contratto con la Dusty.
A denunciarlo è il consigliere di Patto per Noto Corrado Cultrera . "L'articolo venti del capitolato d'appalto stipulato con la ditta Dusty recita che in caso di conferimento dei rifiuti ad una distanza superiore a 25 chilometri dal comune, debbano essere pagate 1421 delle vecchie lire per ogni chilometro di eccedenza- rileva Cultrera- In questo caso i chilometri in eccedenza sono 75. Il comune ha 4 compattatori. L'importo di spesa per ciascuno ammonterebbe a 3285 euro mensili invece noi ne abbiamo pagati ben 14.387 per ciascuno facendo così lievitare la somma a 57 mila euro al mese".
Secondo Cultrera si sarebbe arrivati a quell'importo sommando le varie voci di spesa: costo operai, autisti, costo chilometrico, nolo per compattatore. Se si fosse invece fatto il conto per chilometro, come previsto nel capitolato, la somma sarebbe stata di 13 mila euro. "Evidentemente qualcuno ha dimenticato che c'è un contratto che regola tutta la materia fino alla sua scadenza naturale- commenta il consigliere- L'amministrazione doveva pagare un costo computabile in 13 mila euro ma invece ne ha pagato 57 mila per parecchi mesi il che significa che diamo alla Dusty circa 500 mila euro in più l'anno che ora ci tocca recuperare".
C'è un'altra delibera poco chiara secondo Cultrera: la n. 51 con cui il sindaco, a seguito di segnalazione della polizia municipale e della questura, ha dato mandato al dirigente di affidare con somma urgenza la bonifica di alcune aree oggetto di discariche abusive e la pulizia delle strade invase da rovi e sterpaglie.
"La delibera - afferma il consigliere comunale di «Patto per Noto» - cita la contrada San Lorenzo e la strada parallela al viale lido di Noto. Non mi voglio soffermare sul fatto che mancano relazioni tecniche, non ci sono né preventivo nè consuntivo nè atti che relazionino i lavori eseguiti. Rilevo solo che nel contratto con la Dusty si individua con esattezza che tutto ciò che è depositato accanto ai cassonetti dell'immondizia debba essere asportato senza spese aggiuntive dalla ditta chiamata a fare anche la scerbatura da muro a muro di vie, piazze, aree pubbliche della città e delle contrade, individuando tra le altre anche San Lorenzo. Invece - conclude il consigliere comunale - è stata affidata la somma urgenza alla ditta Carpino per un servizio già pagato alla Dusty."
Cetty Amenta