Il vento per produrre acqua

Tra i programmi del presidente Cuffaro per risolvere la crisi idrica in Sicilia c'è anche la costruzione di due megadissalatori. E per realizzarli sono in corso avviate trattative con aziende israeliane che in questo campo sono all'avanguardia. Si tratta di dissalatori che dimezzerebbero anche gli attuali costi. Tutto bene dunque? Non tanto, perché questi impianti per funzionare hanno bisogno di energia elettrica, di cui l'Italia, dopo la sciagurata rinuncia al nucleare, è in parte importatrice dalla Francia (che il nucleare ce l'ha). E siccome produrre elettricità con i vecchi sistemi comporta dei danni ambientali «ecco che sarebbe necessario ricorrere all'energia pulita, quella eolica, prodotta dalle pale di vento», dice l'ing. Gualtiero Nicotra, giovane catanese laureato al Politecnico di Milano in Ingegneria ambientale e con buone esperienze internazionali. Attualmente lavora in Edison.

Gualtiero Nicotra fa anche parte di un gruppo di giovani scienziati che si sono specializzati nel risparmio energetico. «Per esempio, quando si progetta un grande insediamento turistico - spiega - noi lo seguiamo nella realizzazione allo scopo di ottimizzare i consumi di energia. Ora che alla Plaja si prevede la costruzione di numerosi complessi alberghieri la nostra esperienza in campo internazionale sarebbe utile». Torniamo ai dissalatori che potrebbero marciare con l'energia eolica. Mi sembra, a parte le contestazioni degli ambientalisti, che questo sistema delle pale non abbia dato finora grossi risultati. «Oggi ci sono stati grossi miglioramenti, le pale a vento hanno avuto problemi tempo addietro, ma sono stati risolti. E poi è chiaro che le pale verrebbero montate in zone che non diano fastidio al paesaggio. Questo sistema consente di fornire acqua a 0,70 euro a metro cubo in un impianto tipo da 10 mila metro cubi al giorno in grado di soddisfare le esigenze di una città di 50 mila abitanti.

Questo oggi è un progetto commercialmente valido e potrebbe essere il primo passo per altre cose, cioé per la combinazione con altre forme di energia. Invece il progetto israeliano che comporta l'uso di gasolio o di olio combustibile non solo farebbe costare l'acqua a 0,86 euro a metro cubo, ma provocherebbe guasti ambientali, senza contare che aggraverebbe il nostro deficit di energia elettrica». Quanto costerebbe un impianto eolico utile per soddisfare una città di 50 mila abitanti? «Non più di 13 milioni di euro». Parlando di energia pulita ricordiamo un progetto di Rubbia di energia solare.
Ci sono dati dell'Enea che danno alla Sicilia indici di solarità diretta del 90%. E infatti il progetto di usare l'energia eolica può essere benissimo integrato con l'energia derivata dai pannelli solari. Abbiamo posto l'attenzione su un paio di siti, uno è in territorio di Pachino, perché c'è un vento forte e costante, utile per le pale. E poi, sempre in considerazione della possibilità di integrazione con altre forme di energia pulita, quella è una zona con il più alto indice di calore solare in tutta Europa.

Certo bisogna tenere conto del fatto che ci sono fortissimi interessi per l'utilizzo dell'olio combustibile, ma dobbiamo pensare che prima o poi in questo secolo finirà e che bisogna cercare fonti nuove di energia». Ma perché allora il campo solare di Adrano non ha mai funzionato? «Queste tecnologie galoppano, ogni anno ci sono perfezionamenti, scoperte nuove».
Il progetto eolico prevede il project financing, cioé l'intervento dei privati? «Ancora per una decina di anni la produzione di energia è un affare. Ci sono molti imprenditori interessati al progetto, pronti a finanziarlo e a realizzarlo, ma ovviamente prima è necessario che la Regione esamini la questione e dia un assenso di massima». Ma anche il metano è un'energia considerata pulita: e metano in Sicilia ce ne abbiamo parecchio, basta pensare al gasdotto algerino che passa da qui e a quello libico costruito dall'Eni e di prossimo approdo a Gela. «Il metano non esclude l'utilizzo dell'energia eolica, le fonti energetiche si possono integrare».
Fonte: LaSicilia.it il 07-01-2003 - Categoria: Cronaca

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