PACHINO - Celebrazione eucaristica molto partecipata quella che si è svolta domenica scorsa che ha segnato la chiusura dei festeggiamenti in onore San Corrado. La celebrazione è stata officiata dal vescovo Monsignor Giuseppe Malandrino che nell'omelia ha ricordato la figura di San Corrado ed ha parlato ai presenti con il cuore in mano, cercando di far capire ai genitori che devono essere delle guide e, ai giovani, di vivere nelle legalità. «Quelli che stiamo vivendo - ha affermato il vescovo - sono tempi duri che, come sempre nella storia accade, sono dei periodi di transizione che portano i giovani allo sbandamento. Sono proprio i giovani che soffrono di più dei vari mutamenti del tempo, gli adulti e gli anziani si adattano ma, i ragazzi che ancora non hanno trovato il loro posto nel mondo vivono male questo nuovo adattamento. Noi preti ma soprattutto voi genitori, non dovete lasciare da soli questi ragazzi ma, dovete stare loro accanto. Voi giovani invece dovete capire che dovete vivere nella legalità, non accettate le dicerie attuali che vi vedono al centro delle cronache e non lasciatevi additare ogni qualvolta accade qualcosa di negativo, voi siete il futuro e non dovete accettare di essere considerati dei buoni a nulla o peggio dei delinquenti».

Monsignor Malandrino parla spesso nel corso della sue omelie ai giovani e questo suo contatto diretto, questo suo parlare ai ragazzi come a dei nipoti, gli ha fatto guadagnare giorni addietro il titolo di presidente onorario del "Parlamento della legalità" pachinese. Il Vescovo durante il suo discorso ha sottolineato come l'unico modo per vivere meglio ed essere delle persone migliori è quello di vivere secondo gli insegnamenti della chiesa. «Per vivere bene dobbiamo cercare tutti di essere un po' più santi. Ovviamente non tutti possono essere come San Corrado o gli altri santi ma, credendo nei valori della chiesa, che sono gli unici che non passano mai, si riuscirà a rendere questo mondo migliore».

Silvestra Sorbera