Immigrazione: critiche alla legge Bossi-Fini

PACHINO - "Immigrati, accoglienza o problema?" E' stato questo il tema di un incontro dibattito organizzato dai giovani della parrocchia Santi Angeli nel salone di via Unità, al fine di discutere ed affrontare uno dei temi più scottanti, quello dell'immigrazione in una città come Pachino che si presenta come un luogo di frontiera di fronte alla questione immigrazione. A dibattere sono stati Padre Carlo Dantoni parroco della chiesa di Bosco Minniti a Siracusa e sacerdote di frontiera nell'accoglienza, Nino Gullotta in rappresentanza della comunità evangelica pachinese e Quasemy Mustaph imam della comunità islamica di Cassibile. A coordinare i lavori è stato Carmelo Sgandurra, storico attivista del gruppo giovamile della chiesa degli Angeli, mentre ad introdurre è stata Valeria Drago. E' toccato proprio a Valeria Drago presentare il problema e spiegare all'attento pubblico il perché di una tematica così scottante in un incontro in occasione della celebrazione dell'anniversario della fondazione della parrocchia. La città di Pachino da qualche tempo è infatti chiamata a fare i conti con un fenomeno che prima la interessava solo marginalmente. Se infatti l'immigrato, sia esso clandestino o in regola, prima era solo in transito in città, oggi, grazie alla fiorente economia, Pachino è diventata meta degli immigrati che cercano e trovano lavoro e dunque hanno anche l'esigenza di una casa dove dimorare e di luoghi dove riunirsi.

"E' stato scelto per l'incontro, -ha affermato Valeria Drago- un luogo vicino alla piazza perché proprio questo è il punto di incontro dei pachinesi con gli extracomunitari e dove per certi versi si avvia una convivenza e si hanno i primi deboli segni di integrazione. Di particolare rilievo è stato l'intervento di Padre Carlo che con parole semplici ha spiegato come il compito dei cristiani sia quello dell'accoglienza, e che i cristiani per essere effettivamente tali, sono chiamati, anche da semplici laici a mettere in pratica l'accoglienza. Criticata duramente la legge Bossi-Fini che pone come condizione della permanenza in Italia l'avere un lavoro. L'Imam di Cassibile nel suo intervento ha tenuto a precisare che gli immigrati arrivano in Italia unicamente per migliorare le proprie condizioni di vita sociale e non per scopi che non sono propri della religione islamica. Ma l'intervento più vicino alla realtà è stato forse quello del sacerdote Gaetano Colombo che senza mezzi termini ha puntato il dito sui seri problemi che a volte l'immigrazione comporta, dove gli extracomunitari sono lasciati soli senza alcun intervento delle istituzioni.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 06-10-2005 - Categoria: Cronaca

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