Un grosso peschereccio in ferro lungo una trentina di metri utilizzato come nave "madre" per lo sbarco di clandestini è stato bloccato al largo di Marzameni (Siracusa) da due motovedette della Guardia di Finanza.
I finanzieri sono entrati in azione dopo che era stata segnalata la presenza di 43 migranti appena sbarcati a terra. A conclusione di un inseguimento che si è protratto per circa 5 miglia, il motopesca è stato fermato dai guardacoste che hanno anche sparato alcuni colpi d'arma da fuoco in aria a scopo intimidatorio. A bordo dell'imbarcazione sono stati trovati una quarantina di extracomunitari.
La nave "madre" è stata scortata fino a Portopalo di Capo Passero, dove sono state effettuate le procedure di identificazione. Le forze dell'ordine fino ad ora hanno bloccato a terra 51 clandestini, quattro dei quali sono stati ricoverati all'ospedale di Noto.
Ricerche sono ancora in corso lungo il litorale siracusano per rintracciare altri extracomunitari, che sarebbero riusciti a sbarcare. Sulla nave "madre", ormeggiata a Portopalo, la Guardia di Finanza ha trovato 47 clandestini, mentre 11 scafisti sarebbero stati raggiunti da un provvedimento di fermo di polizia giudiziaria. Per tutti l'accusa è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Ed un altro motopesca, con 150 migranti a bordo, è stato intercettato a sud dello Stretto di Messina dalla nave "Prometeo" della Marina militare, che era diretta verso il porto di Augusta. L'avvistamento è avvenuto al largo della costa di S. Teresa di Riva. Sul posto si sono dirette le motovedette di Guardia costiera e Carabinieri, che hanno portato il natante con il motore in avaria nel porto di Messina dove si è proceduto nell'identificazione delle persone.
Il Comune ha allertato il dipartimento di Protezione civile ed è stato disposto un centro di prima accoglienza con pasti caldi presso il terminal croceristico del porto e alla stazione marittima.
Fonte: LaSicilia.it il 07-11-2007 - Categoria: Cronaca