Oltre 11 milioni di euro per le aziende siciliane con il nuovo bando in pubblicazione il 2 settembre, il rurale passa dalla multifunzionalità alla pluriattività
Dalla multifunzionalità alla pluriattività: così il mondo rurale risponde alla esigenza di trovare fonti di reddito alternative. Sembrano sinonimi, ma mentre il primo si riferisce all'agricoltura (alla funzione produttiva è infatti associata una funzione di tutela del paesaggio, tutela delle tradizioni ecc.), il secondo ha come soggetto principale l'agricoltore, che oggi più che mai ha bisogno di trovare fonti di reddito alternative o comunque complementari alla produzione agricola, sempre meno sostenibile economicamente e sempre meno valorizzata da un consumatore ormai costretto a risparmiare. Proprio per supportare i nuovi imprenditori del mondo rurale l'assessorato all'agricoltura ha predisposto un bando in pubblicazione il 2 settembre sulla Gazzetta Ufficiale della regione siciliana, per la misura 4.15 del Por, relativa alla promozione dell'adeguamento e dello sviluppo delle zone rurali. La misura si articola in quattro azioni: la ´a' relativa a investimenti per attività agrituristiche; la ´b' su investimenti per attività turistiche e artigianali; l'azione ´c' su interventi per la ricostruzione e la difesa dalle calamità naturali, e infine la ´d' per la diversificazione delle attività agricole.
Quella interessata dal contributo, che verrà erogato in conto capitale, è l'azione ´a'.´L'emanazione del bando', dice l'assessore Innocenzo Leontini, ´ha un'importanza che va oltre il concetto di assistenzialismo in agricoltura, seppur nell'accezione più positiva del termine. Non dimentichiamo che lo sviluppo rurale rappresenta il secondo pilastro della politica agricola comune e include in sé diverse funzioni e attività che hanno l'obiettivo primario di contribuire a creare condizioni di vita accettabili nelle aree rurali, nonché di ridurre il fenomeno dell'esodo delle popolazioni dalle aree interne e marginali. Per questo un maggiore punteggio è previsto per giovani imprenditori ed imprenditrici'.La dotazione finanziaria pubblica di ben 11.493.700,00 euro è riservata prioritariamente agli interventi ricadenti nell'ambito dei programmi territoriali e della rete ecologica di Natura 2000. Investimenti localizzati al di fuori di queste zone potranno essere ammessi a finanziamento qualora non vengano utilizzate tutte le risorse destinate a ogni singolo progetto integrato. Gli investimenti ammissibili sono: la ristrutturazione e adeguamento dei fabbricati, per attività agrituristiche, compresa l'installazione e il ripristino di impianti termici e telefonici; l'adattamento di spazi aperti nell'ambito aziendale per le attività agrituristiche; l'adattamento e l'adeguamento di locali esistenti in azienda per la conservazione dei prodotti agricoli utilizzati per l'attività agrituristica; la realizzazione di strutture sportive e ricreative per il tempo libero; l'acquisto di macchinari, attrezzature, arredi e corredi nuovi necessari per l'esercizio delle attività; infine l'acquisto di apparecchiature informatiche e dei relativi programmi.
Gli interventi previsti', sostiene Felice Crosta, direttore generale dell'assessorato, ´dovranno essere realizzati garantendo il mantenimento, il rispetto e la tutela delle tipologie e delle forme dei manufatti tradizionali, la valorizzazione delle risorse locali e la tutela del paesaggio rurale'.Le piscine infatti potranno essere realizzate a patto che vengano rispettate le basilari regole della sostenibilità ambientale: saranno ammesse a finanziamento a condizione che la realizzazione non implichi un impatto negativo sul paesaggio tradizionale agricolo. Dovranno quindi essere adottati gli opportuni accorgimenti in fase progettuale e di esecuzione quali l'impiego di materiali tipici della zona per i rivestimenti esterni e le finiture in genere, l'adeguato mascheramento con vegetazione di tipo autoctono, forma in grado di ridurre il più possibile l'alterazione della preesistente morfologia del luogo.Anche le presenze saranno sostenibili: in considerazione della capacità delle aree rurali sono stati infatti fissati dei massimali di ricettività che impongono 55 posti letto per azienda singola e 100 per azienda associata. I numeri si riducono rispettivamente a 10 e 20 nel caso di interventi in determinate aree protette e riserve naturali. Per saperne di più è possibile consultare i siti www.regione.sicilia.it e www.euroinfosicilia.it
Fonte:
Greenplanet.net/Italia Oggi il 29-08-2005 - Categoria:
Economia