Sono undici le liste per le elezioni regionali del 28 e 29 maggio che sono state depositate ieri nel tribunale di Siracusa.
E per ognuna compaiono sei nomi, due dei quali in rispetto della «quota rosa» che prevede l'inserimento di candidature femminili pari al 30% della composizione totale dell'elenco.
Le candidature presentate non hanno riservato molte sorprese. Anzi nessuna. E pochi i cambi improvvisi di bandiera. Ma due i «silurati» di rilievo: il sindaco di Sortino, Orazio Mezzio che avrebbe dovuto essere uno dei nomi certi della Margherita e Giuseppe Musumeci, ex presidente del Consiglio comunale, che doveva essere il nome di punta dell'Mpa. Gli uscenti sono stati tutti riconfermati, chi nello stesso partito, chi in altre liste.
Ricandidature, dunque, per Roberto De Benedictis (sempre Ds), Egidio Ortisi (Margherita), Giancarlo Confalone (Forza italia), Fabio Granata (Alleanza nazionale), Sebastiano Sbona (che ora scende in campo per il Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo, ma che si trova al governo isolano con il Mip, il Movimento di iniziativa popolare di Lo Monte), Sebastiano Burgaretta (candidato nella lista per Cuffaro presidente).
A fianco di queste compaiono alcune «new entry», nomi di spicco della politica locale, piuttosto che dell'associazionismo e del sindacato: Giuseppe Zappulla, segretario generale della Cgil di Siracusa, in corsa per i Democratici di sinistra; Bruno Piazzese, già coordinatore provinciale delle associazioni antiracket, che viene schierato dai Comunisti italiani nella liste Uniti per la Sicilia (il partito dell'aquilone); l'ex parlamentare nazionale Pippo Gianni (ora commissario provinciale dell'Udc); Nunzio Cappadona, ex assessore comunale nella lista di Cuffaro; Patrizia Casella, ex assessore provinciale; Francesco Leone, ex assessore comunale (Rosa nel pugno nella lista dell'aquilone). Ci sono poi le candidature di sindaci, in carica e non: Marco Fatuzzo, ex sindaco di Siracusa, (Lista Borsellino); Massimo Toppi sindaco di Priolo (Margherita); Domenico Nigro, primo cittadino di Palazzolo (Udc); Fernando Cammisuli, sindaco di Portopalo.
Non manca il «partito dei riproposti», ovvero di quanti sono stati schierati per le nazionali con candidature di servizio e che ora ci riprovano con la kermesse regionale. Tra questi ci sono: Roberto Meloni (An), Paolo Caruso e Francesco La Ferla (Forza italia), Francesco Napoli e Giuseppe Gennuso (Mpa), Giacomo Ferrazzano (alle nazionali per Nuova Sicilia e ora nella lista per Cuffaro presidente), Giovanni Corallo vicesegretario provinciale de La Destra (candidato alle politiche nella lista Mussolini e alle prossime regionali nella lista Cuffaro). Esiste anche un elenco di consiglieri provinciali, come Riccardo Messina di An; Giuseppina Ignaccolo per i Ds, Giovanni Cafeo (ora lista Borsellino). Tra le candidature anche quella di Francesco Zappalà che prima figurava nelle fila dei Popolari e che ora compare nella lista dell'Mpa. Spazio a parte meritano le candidature femminili. Nessun nome già noto alla scena politica, se non quelli della Ignaccolo e della Casella e, in maniera differente, quello di Maria Concetta Storaci (coordinatrice di Donna Azzurra, movimento femminile di Fi). Ci sono poi quelle di Paola Cianchino, che nella lista dell'Aquilone rappresenta i Verdi (subentrando a Paolo Pantano per via della quota rosa), di Valeria Coco (ancora Aquilone), Elisa Basile ed Alessandra Di Pietro (An), Ilenia Frontini e Marcella Tarascio (Margherita), Vincenza Privitera e Maria Pia Provengano (Fiamma Tricolore), Oriella Cherin (Fi), Sofia Lamesa e Agata Magliocco (Udc), Carla Bordonaro e Immacolata Circo (Mpa), Gigliola Nocera (lista Borsellino), Oriana Gilotti e Stefania Ventura (lista Cuffaro), Concetta Falcone e Maria Paola Lolicata, Maria Concetta Castorina (Ds). Tutti nomi che hanno più il sapore del rispetto delle quota rosa.
Nel frattempo, visti i tempi stretti, i partiti hanno già avviata un'intensa schermaglia a suon di conferenze stampa di presentazione dei candidati e dei relativi programmi. C'è chi in realtà ha giocato d'anticipo, chiamando i giornalisti prima dello scadere del termine di presentazione ufficiale delle candidature. Come ha fatto Rifondazione comunista che ieri mattina ha fatto conoscere il proprio candidato, Nuccio Giaccotto (già candidato al Senato nel 2001) che dell'impegno verso la tutela dei diritti degli "ultimi" fa il baluardo del suo programma. E come avevano fatto ancora in precedenza i Comunisti italiani presentando Piazzese, o come il segretario provinciale dei verdi Paolo Pantano che in prima battuta aveva notificato la propria candidatura scelta in ragione della crescita del partito con le nazionali e poi per rendere noto il suo ritiro in favore della Cianchino. Ma anche altre candidature erano ben note, come quella di Salvatore Mangiafico i cui manifesti aveva già fatto comparsa durante le nazionali. O come quelle di Cappadona, di Granata e di Confalone. Dei 66 nomi schierati, quelli più o meno noti, sono quasi la metà. Esattamente in tutto 32. la rimanente parte è costituita da nomi ignoti. Dai partiti dicono che si tratta del «nuovo che avanza». Andando a visionare le 22 candidature femminili, solo 3 sono i nomi già conosciuti.
Maria teresa giglio
Fonte:
LaSicilia.it il 29-04-2006 - Categoria:
Politica