PACHINO – Dopo l'arresto del marito aveva deciso di continuare l'attività di spaccio facendosi aiutare da un'amica, vicina di casa. Circa venti le dosi di eroina che riuscivano a smerciare quotidianamente per un guadagno netto di 400 euro. I carabinieri però hanno interrotto il loro traffico illegale arrestandole mercoledì mattina all'alba.
In manette sono finite Maria Parisio, 33 anni e Angela Scattarelli, 23 anni entrambe di Pachino. I militari dell'Arma, sotto il comando del maresciallo Salvatore Neve, hanno eseguito i due ordini di custodia cautelare in carcere emessi dal gip su richiesta del pubblico ministero Antonio Nicastro. Le indagini nei confronti delle due donne sono scattate alla fine del mese di ottobre dello scorso anno, con l'arresto di Sebastiano Lorefice, 24 anni, che per evitare di essere scoperto dai carabinieri aveva nascosto nella zona rettale sette grammi di eroina allo stato puro.
Gli investigatori erano riusciti a scoprire l'inganno grazie ad alcuni esami radiografici. Subito dopo l'arresto i carabinieri della stazione di Pachino avevano continuato le indagini tramite dei servizi di pedinamento ed osservazione alle due donne e alle rispettive abitazioni che si trovano in via Manzoni. Secondo quanto ricostruito dai militari, i tossicodipendenti passavano sotto il portone suonando il clacson, quindi con l'auto facevano il giro del palazzo e ritornavano davanti al portone.
Questa volta ad attenderli c'era una delle due donne che aveva pronta la dose e la consegnava in cambio di venti euro. Clienti provenienti da tutta Pachino ed anche dalla vicina Portopalo. Maria Parisio si trovava sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari quindi era soprattutto Angela Scattarelli a tenere i contatti con i tossicodipendenti e a procurarsi la droga. Uno spaccio che avveniva spesso anche alla presenza dei figli minori di 14 anni. Le due donne sono state trasferite nel carcere di Piazza Lanza a Catania.
Fonte: www.gazzettadelsud.it il 05-04-2002 - Categoria: Cronaca