PACHINO - Pachino ha detto un forte e chiaro no all'aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani. La città ha gridato la sua posizione di dissenso con una colorata e partecipata manifestazione svoltasi sotto un sole cocente che non ha scoraggiato i tanti cittadini, i pensionati, i bambini ed i commercianti a partecipare al corteo. Tante, anzi tantissime, le bandiere delle tre confederazioni sindacali sventolate, unite in una iniziativa a difesa della gente comune, ma molti anche i cartelloni di protesta preparati dai privati cittadini. Il corteo è partito come previsto da piazza Indipendenza, percorrendo via Garibaldi. Al passaggio dei manifestanti gli operatori commerciali hanno abbassato le saracinesche dei loro esercizi commerciali, unendosi alla protesta. Poi i manifestanti sono arrivati in piazza Vittorio Emanuele cuore della città, ed infine hanno raggiunto la casa municipale dove una delegazione ha chiesto di parlare con il sindaco Giuseppe Campisi.
Ed al comune gli animi sono apparsi tutt'altro che sereni. I manifestanti hanno dovuto attendere non poco prima che la delegazione fosse ricevuta dal sindaco, ed i cittadini sono rimasti sotto il sole cocente in attesa che i tre segretari delle confederazioni sindacali Antonio Armone, Franco Bartolo e Corrado Nastasi fossero ricevuti unitamente ad altri rappresentanti di associazioni e di cittadini. Un incontro, quello con il sindaco, che alla fine ha visto scoccare scintille tra Campisi e il segretario della Cgil Armone, tanto che fra i due sono volate parole grosse. I sindacati hanno presentato al sindaco un documento, con cui è stato richiesto anche l'intervento del Prefetto, al fine di ottenere la revoca immediata della determina sindacale con cui la tariffa è stata aumentata in maniera esorbitante. Il primo cittadino, dopo avere ascoltato gli interventi, ha replicato, opponendo il suo netto diniego. Un «non possumus» quello di Campisi giustificato dal fatto che i costi per lo smaltimento della spazzatura sono cresciuti enormemente, e necessitano di essere in qualche modo coperti. «I cittadini protestano perché sono disinformati o informati in maniera errata, -ha commentato Campisi- per cui la protesta è strumentalizzata». A non mancare è stata anche la partecipazione politica. Presenti numerosi consiglieri comunali ed il deputato regionale Pippo Gennuso che ha anche affermato: «L'Mpa non appoggerà mai questa giunta e questa amministrazione». Per i consiglieri comunali di opposizione, unici responsabili dell'aumento della Tarsu sono gli otto consiglieri che non consentono di sfiduciare il primo cittadino.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 05-07-2008 - Categoria:
Cronaca
La falsità del titolo dell'articolo "Migliaia di persone" è confermata dagli articoli de "Il Giornale di Sicilia" e della "Gazzetta del Sud" che riferiscono erano solo "300".
Dall'articolo pubblicato sul "Giornale di Sicilia" si evince pure che i presenti erano "La Camera del Lavoro di Pachino" unitamente ai veri colpevoli dell'aumento della tassa dei rifiuti per la chiusura della nostra discarica di Coste S. Ippolito e per il costo del trasporto a Motta S. Anastasia di Catania prima ed a Costa Gigia di Augusta poi e che la manifestazione è stato solo a sfondo politico.
I veri colpevoli che manifestavano insieme ai sopravvissuti di una razza in estinzione e cioè "i comunisti di Pachino" sono il Presidente del Consiglio Comunale Sig. Salvatore Blundo ed i consiglieri comunali di Rinascita che sono il Sig. Gambuzza Giuseppe, la Sig.ra Baglivo Santina, Sig. Salvatore Midolo.
Tutti gli altri consiglieri comunali colpevoli dell'aumento della tariffa erano assenti alla manifestazione ma tutti ne conoscono le generalità.
Però se qualcuno non li sa e mi chiede chi sono glielo pubblicherò perchè non commetto alcuna infrazione essendo i loro nomi in quanto il loro voto è consacrato nella delibera di consiglio comunale col quale depennarono il "progect finacing" dal piano triennale delle opere pubbliche.
Giuseppe Cambareri