In piazza per bloccare il pontile

In piazza per bloccare il pontile PACHINO - Una manifestazione di piazza con in testa il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto, per bloccare l'avvio dei lavori di costruzione del maxi pontile che dovrebbe essere realizzato alla Balata e che potrebbero avere inizio già nella giornata di domani. È quanto stabilito domenica scorsa alla presenza del deputato regionale Enzo Vinciullo venuto proprio alla Balata per effettuare un sopralluogo sul posto e verificare di persona quale potrebbe essere l'impatto che la realizzazione dei pontili e delle aree di rimessaggio potrebbero comportare. E domenica scorsa il no all'area diportistica nell'antico porticciolo è divenuto bipartisan, dato che all'incontro ha partecipato oltre Vinciullo ed il primo cittadino, anche il Pd con il segretario cittadino Lao ed il consigliere Bruno. Seduta stante è stato convocato anche il responsabile dell'ufficio tecnico Corrado Malandrino al fine di esaminare tutto l'incartamento relativo alla nuova struttura privata da realizzare alla Balata. «Diciamo un forte e chiaro no alla realizzazione di un'area diportistica in questo angolo di paradiso, -ha affermato Vinciullo- e per una pluralità di motivazioni. In primo luogo è in corso di applicazione il piano paesistico e la Balata ha il vincolo massimo. Tutto ciò stride con un progetto di trasformazione di quello che è un porticciolo di pescatori in un'area di nautica da diporto e relative strutture di rimessaggio.

In secondo luogo chiediamo che venga pianificato lo studio dei porti e conseguentemente il criterio di realizzazione. Non è possibile che a Palermo si blocchi la realizzazione di porti come quello di Siracusa e di Portopalo e poi si consenta a ditte private di realizzare pontili e strutture artificiali che nulla hanno a che fare con i luoghi, la loro storia e la loro tradizione». Ma dal punto di vista giuridico la situazione potrebbe essere complessa. Il comune infatti non si è costituito come parte al Tar nel ricorso proposto dalla ditta che intende realizzare i pontili, per cui ora non può ricorrere al Cga. Gli uffici invece sarebbero al lavoro per verificare la possibilità di proporre un nuovo ricorso al Tribunale amministrativo regionale posto che la concessione sarebbe stata rilasciata con il silenzio assenso, meccanismo non applicabile nei luoghi in cui vigono i piani particolareggiati.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 06-04-2011 - Categoria: Cronaca

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