PACHINO - Piogge torrenziali e nuovi allagamenti per le case popolari di via Mascagni. All'alba di domenica le forti precipitazioni atmosferiche hanno costretto i tanti residenti del quartiere dove sorgono numerose palazzine di edilizia popolare a correre ai ripari per mettere in salvo le automobili e le suppellettili delle loro abitazioni. L'acqua piovana infatti ha nuovamente allagato i seminterrati e gli appartamenti posti al piano terra degli alloggi. Per diverse ore i residenti stessi hanno dovuto lavorare non poco per fare defluire le acque. Per l'ennesima volta nel giro di pochi giorni le famiglie chiedono aiuto. A far sentire forte le sue rimostranze è Anna Salerno che vive in uno degli alloggi di proprietà dell'Iacp. “Siamo alle solite, -ha affermato- tutto di nuovo è sott'acqua. Le fogne sono di nuovo scoppiate mischiando i reflui all'acqua ed al fango. L'intero complesso rischia di rimanere completamente isolato perché la furia dell'acqua ha seriamente danneggiato il ponticello che mette in collegamento la strada principale con il quartiere.
Ma cosa aspettano a fare qualche cosa che ci sia la prima vittima? Negli appartamenti i calcinacci cadono dai solai per effetto delle infiltrazioni e rischiano di crollare sulla testa dei nostri bambini. L'acqua ha di nuovo invaso tutto, sono saltati gli impianti elettrici, e in molti casi siamo al buio, la fogna non funziona e infiltrazioni si registrano nell'acquedotto pubblico. Dove sono i soldi che hanno promesso per riparare le nostre case?”. Esasperazione e rassegnazione. È questo il clima che si registra ormai tra gli abitanti delle palazzine. “È vero che non abbiamo pagato, -hanno affermato in molti, ma per cosa dobbiamo pagare, per i cornicioni che crollando attentano ala vita dei nostri figli? per i topi più grossi dei gatti? Per l'umidità che distrugge tutto?” Un ulteriore appello è poi stato lanciato dall'assessore alla protezione civile Antonino Augugliaro che sollecita interventi rapidi ed efficaci in quanto la situazione non può più continuare.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 22-10-2007 - Categoria:
Cronaca