Inefficienza delle connessioni all'interno della Sicilia e tra l'Isola e il Continente; scarsa intermodalità dei trasporti; basso livello di servizio delle utility per l'acqua, l'energia elettrica e il gas; bassi livelli di iniziativa imprenditoriale e di formazione specifica. Sono i principali fattori che ostacolano lo sviluppo economico dell'Isola secondo i risultati della ricerca sul ruolo delle infrastrutture nel Mezzogiorno d'Italia e in Sicilia, presentata ieri pomeriggio a Palermo. «Il problema non è nell'individuare su quali infrastrutture investire - ha commentato l'economista Savona - ma nell'individuare le priorità con le quali vanno realizzate».
E le priorità vengono indicate in pesca, turismo e l'industria agroalimentare. Dallo studio emerge anche che a fronte di un reddito pro-capite nazionale di 21 mila euro in Sicilia è di circa 14 mila euro. In sostanza si registra un gap di 7 mila euro. Lo studio prende anche in considerazione il prodotto interno lordo dell'isola. «Nonostante la regione conti l'8,78% della popolazione italiana, il pil rappresenta solo il 5,78% del pil nazionale»
Lillo Miceli
Fonte: LaSicilia.it il 11-11-2004 - Categoria: Economia