PORTOPALO - Portopalo. E' entrata nella fase operativa l'operazione «disincaglio della nave Alican Deval», il cargo turco di quasi 5000 tonnellate per 108 metri di lunghezza, rimasto incagliato all'Isola delle Correnti dalla notte del 2 febbraio. Dopo le attese dei giorni scorsi, determinate dalla necessità di un accurato studio da parte degli esperti che coordinano l'intervento, ieri è scattata l'ora x. Due i rimorchiatori impiegati: il Neftegaz 51, della società olandese Wijsmuller, e il Torre Avolos della società italiana Augustea. Notevole la potenza di tiro a punto fisso sprigionata dai due rimorchiatori. Dopo la mattinata di tentativi, si è ripreso di pomeriggio ma fino alle 18 dagli operatori impegnati sul posto sono è arrivata la conferma che la Alican Deval è ancora pienamente incagliata a ridosso dell'isolotto. Le operazioni sono state seguite sin dall'inizio dai vertici della Capitaneria di Porto di Siracusa, a partire dal comandante Antonino Munafò, a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera.
I due rimorchiatori si sono posizionati a poppa dopo aver incocciato il cavo nella prua della nave. In questo modo è chiaro l'intento di liberare il cargo attraverso un'azione di tiro congiunta e continua. «Abbiamo fatto molti tentativi – afferma il comandante Domenico Taccone, responsabile operativo dell'Augustea – e se a questo aggiungiamo che ieri c'era circa un metro e mezzo di onda che aiutava la spinta della nave, si ha la conferma di come la situazione sia tutt'altro che facile. Comunque proseguire a tirare per tutta la notte, fin quando non avremo risultati. Sono queste le decisioni che abbiamo ricevuto dagli esperti olandesi che decidono le strategie in questa operazione». All'Isola delle Correnti si va avanti così senza sosta, sperando che la nave cominci a staccarsi dalla sua posizione.
L.S.
Fonte: LaSicilia.it il 17-02-2006 - Categoria: Cronaca