Intercettati 39 sudanesi su una carretta del mare

PORTOPALO - Trentanove immigrati clandestini sono sbarcati ieri al porto, a bordo di un mezzo della Guardia di Finanza. Gli immigrati, tutti sudanesi, erano stati intercettati a poche miglia da Capo Passero da un mezzo delle Fiamme gialle che poche ore prima aveva tratto in salvo altri venti sudanesi, poi portati a Pozzallo. Un peschereccio, nelle prime ore del mattino di ieri, ha dato la segnalazione alla Capitaneria di Porto di Siracusa relativa alla presenza di una piccola imbarcazione.
Immediatamente sono scattati i dispositivi di soccorso e sul punto, dove si trovava una piccola imbarcazione in legno con un motore fuoribordo marca "Yamaha", è arrivato il mezzo della Guardia di Finanza che ha trasbordato i trentanove immigrati rimorchiando la barca fino al porto portopalese.
La presenza di piccole barche munite di fuoribordo è ormai una costante da qualche tempo a questa parte. I trentanove sedicenti sudanesi, dopo il primo soccorso al porto, poco dopo le nove di ieri mattina, sono stati condotti al plesso della scuola elementare di Portopalo dove sono stati assistiti dai volontari del locale gruppo comunale di protezione civile e dalla Misericordia di Pachino e Portopalo. Presenti anche le forze dell'ordine: carabinieri, guardia di finanza e polizia.

I migranti, ultimate le visite mediche, che hanno dato esito soddisfacente per tutti gli sbarcati, sono stati condotti a Cassibile con i mezzi della polizia di stato. Da quello che hanno riferito pare che il piccolo gruppo di africani abbia pagato, in dinari libici, l'equivalente di circa 1.200 euro a testa per partire con destinazione le coste della Sicilia, dopo la solita traversata nel Mediterraneo. Le buone condizioni meteo-marine hanno agevolato la traversata fino all'arrivo del mezzo delle fiamme gialle in fase di pattugliamento e controllo. Come detto in precedenza è ormai un elemento fisso quello della presenza di piccole barche adibite al trasporto di clandestini. Carrette senza scafisti che vengono poi abbandonate al loro destino o rimorchiate nei porti degli sbarchi. Anche ieri i volontari hanno assicurato la loro presenza per espletare le necessità della prima accoglienza. Una presenza che opera in stretto raccordo con le forze dell'ordine. Sul posto si è recato anche Giovanni, il cittadino tunisino che vive da ventisei anni a Portopalo, e che collabora con le forze dell'ordine con funzioni di interprete. In tarda mattinata si era sparsa in paese inoltre la voce di un possibile nuovo sbarco di immigrati nel pomeriggio. Una voce che si è rivelata infondata.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 29-08-2005 - Categoria: Cronaca

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